Nella serata di ieri, dopo diversi giorni nei quali si sono susseguiti una serie di incontri e confronti con le regioni, il presidente del consiglio, Giuseppe Conte, ha annunciato in conferenza stampa cosa cambierà dal 18 Maggio. Di seguito, vedremo nello specifico quali restrizioni, imposte dai decreti precedenti, sono state allentate.
Da domani, saranno consentiti gli spostamenti liberi all’interno della propria regione senza la necessità dell’autocertificazione
Dopo più di 60 giorni con in mano un’autocertificazione, da domani gli italiani potranno tornare a spostarsi liberamente sul proprio territorio regionale. Una decisione, quest’ultima, necessaria per permettere ai cittadini di recuperare un po’ di quella libertà che avevano perduto in questo tempo. Rimangono, invece, invariate le limitazioni in merito allo spostamenti tra le regioni. Per di più, le restrizioni, in questo senso, rimarranno in vigore fino al 3 giugno, data entro la quale il governo prenderà delle nuove decisioni.
Riaprono i negozi di vendita al dettaglio, le attività legate alla cura della persona, ristoranti e bar
Dalla giornata di domani, potranno rialzare la saracinesca la maggior parte delle attività commerciali. Tutto ciò, però, con la specifica dell’utilizzo di protocolli ad hoc per garantire la sicurezza dei lavoratori ma anche e soprattutto del pubblico.
Tutte le chiese d’Italia potranno riprendere a celebrare messa
Il governo e la CEI hanno trovato un accordo per fare in modo di garantire la libertà di culto ai cittadini italiani. In base a quest’ultimo, da domani tutte le chiese d’Italia potranno riprendere a celebrare messa. Ovviamente, il tutto con alla base dei protocolli per garantire il distanziamento sociale ed evitare assembramenti.
Permane l’obbligo di indossare la mascherina in luoghi chiusi e di evitare di fare assembramenti
Nonostante il governo abbia deciso di riaprire, permane il rischio di contagio. In tal senso, in conferenza stampa, il premier Conte ha affermato che “siamo a conoscenza del fatto che la curva epidemiologica potrebbe tornare a salire ma, tenendo ancora tutto chiuso, non saremmo potuti mai ripartire”. Perciò, finché il contagio non sarà a zero o non verrà trovato un vaccino, dovranno essere seguite con responsabilità alcune regole per garantire la tutela della salute del cittadino. Tra queste, ovviamente, permane l’obbligo di utilizzare la mascherina, in luoghi chiusi o all’aperto in caso di strade affollate, e rimane invariato anche l’obbligo di evitare gli assembramenti. Qualora non venissero seguite queste disposizioni, si potrebbe incorrere in una sanzione amministrativa.