Dopo la tanto attesa videoconferenza del Premier Giuseppe Conte di ieri sera, attesa per le 19,00 e poi trasmessa in ritardo, dopo varie ipotesi, dibattiti nell’esecutivo e rimodulazioni, il Consiglio dei Ministri ha varato il Decreto Natale che introduce definitivamente le nuove regole e i nuovi divieti per queste festività 2020.
È ufficiale: l’Italia passerà in fascia rossa in tutti i giorni festivi e prefestivi e in fascia arancione nei giorni di intermezzo (così come era stato preannunciato dalla redazione di Calabria Magnifica.it). In fascia gialla rimarranno solamente i giorni del 21, 22 e 23 dicembre, con invariato il divieto di uscire dalla propria regione.
Andare a casa di amici e parenti a Natale e a Capodanno
La novità del Decreto Natale presentato ieri sera, è la possibilità di andare nei giorni festivi come quelli del Natale, Santo Stefano, Capodanno e Epifania, a casa di parenti e amici, con una limitazione. Ci si può andare solamente se si è in due (anche se si può essere accompagnati da minori di 14 anni e accompagnare persone disabili e non autosufficienti conviventi).
Le regole per lo spostamento verso le seconde case dal 24 dicembre al 6 gennaio 2021
Dal 24 dicembre al 6 gennaio 2021 è consentito lo spostamento verso le secondo case, purché queste si trovino all’interno della Regione di residenza.
Le regole per chi va all’estero dal 21 dicembre al 15 gennaio 2021
Per chi va all’estero tra il 21 dicembre 2020 e il 15 gennaio 2021, c’è l’obbligo, al rientro in Italia, di rimanere in quarantena per 14 giorni.
Gli spostamenti nei giorni “rossi” e “arancioni”: uso delle autocertificazioni
Tutti gli spostamenti nei giorni “rossi” e “arancioni” dovranno essere giustificati con il modulo di autocertificazione. Ci si può spostare solo per comprovate necessità, esigenze di lavoro e di salute. Il Governo però inserisce la deroga di poter far visita ai parenti e ad amici nelle loro case, «nei limiti di due persone». Rimangono in vigore le multe per chi non rispetta i divieti.
È da ricordare che i giorni “rossi” vanno dal 24 al 27 dicembre e dal 31 dicembre 2020 al 3 gennaio 2021. Restrizioni anche giorno 5 gennaio e giorno 6 gennaio 2021. I giorni “arancioni” sono invece i giorni di intermezzo tra una festività ed un’altra e quindi riguardano i giorni del 28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio.
Gli spostamenti nei giorni 28, 29, 30 dicembre 2020 e 4 gennaio 2021 sono consentiti secondo le misure previste per le fasce arancioni, solo all’interno del proprio Comune di residenza. C’è una deroga inserita nel Decreto Natale: si potrà uscire dal territorio dei piccoli Comuni sotto i 5 mila abitanti, entro un raggio di 30 chilometri. Resta invece invariato il divieto di spostarsi in altre regioni.
Le attività di bar e ristoranti consentite dal Decreto Natale
Con il decreto Natale si applicano le misure della zona rossa. Di conseguenza bar e ristoranti rimarranno chiusi. Si potrà lavorare solo da asporto fino alle 22,00 e ordinare a domicilio. Nel corso della conferenza stampa Giuseppe Conte ha annunciato il varo di ristori dal valore di 645 milioni di euro per bar e ristoranti «costretti alla chiusura».
Le attività dei negozi al dettaglio
Anche i negozi al dettaglio rimarranno chiusi nei “giorni rossi”, ad eccezione di quelli inseriti in elenco, secondo quanto previsto dal Dpcm del 3 dicembre 2020.
Coprifuoco, divieto di assembramento e obbligo uso mascherina
Il coprifuoco rimane fissato dalle 22,00 alle 5,00 del mattino e a Capodanno dalle 22,00 alle 7,00 del mattino.
Resta in vigore il divieto di assembramento e l’obbligo di indossare la mascherina al chiuso e all’aperto. Il Decreto Natale varato ieri, si aggiunge al Dpcm entrato in vigore il 4 dicembre, valido fino al 15 gennaio.
Il Decreto Natale è stato «frutto di una decisione sofferta», come ha annunciato lo stesso Premier, Giuseppe Conte in videoconferenza ieri sera.
Vedi la – videoconferenza del Premier Giuseppe Conte del 18/12/2020 sul Decreto Natale -.