Conte: «È sempre consentito il rientro nel comune di residenza, nel proprio domicilio e nel luogo in cui si abita con continuità o periodicità. Questo permetterà il ricongiungimento di coppie lontane ma che convivono»
Punto chiave del nuovo Dpcm firmato ieri, 3 dicembre 2020, dal premier Giuseppe Conte, sono gli spostamenti.
L’ipotesi che nel nuovo Dpcm, secondo quanto dichiarato dal Ministro della Salute, Roberto Speranza, gli spostamenti sarebbero stati consentiti tra le regioni in fascia gialla, con possibile ricongiungimento familiare anche per le zone arancioni e rosse nel periodo natalizio, è “saltata”.
Il nuovo Dpcm di dicembre
Il premier Giuseppe Conte ieri sera, in diretta da Palazzo Chigi, ha presentato il nuovo Dpcm con le misure anti-covid in vigore da oggi e si è soffermato sulla necessità di evitare una terza ondata ancora più violenta della prima e della seconda. I quasi 1000 decessi registrati ieri a causa del Covid-19 in Italia ci obbligano a tenere alta la guardia, nonostante la curva dei contagi nell’ultimo mese risulta rallentata, soprattutto se si guarda all’indice di positività e al rapporto tra i positivi ed i tamponi effettuati.
Conte: “Abbiamo piegato la curva dei contagi”
«Nel giro di un mese abbiamo piegato la curva dei contagi – ha spiegato Conte in diretta da Palazzo Chigi ieri sera. Continuando in questo modo – spiega Conte – è possibile prevedere che tutte le regioni saranno gialle».
Evitare la terza ondata di contagi
«È un risultato significativo – prosegue il premier – stiamo evitando un lockdown, questi risultati ci confortano. Ma siamo costretti a introdurre ulteriori restrizioni dal 21 dicembre al 6 gennaio. Dobbiamo evitare la terza ondata».
Gli spostamenti
Sono vietati tutti gli spostamenti da una regione all’altra anche per raggiungere le seconde case dal 21 dicembre al 6 gennaio.
Il 25, il 26 e il primo gennaio sono vietati anche gli spostamenti da un comune all’altro.
Ci si potrà spostare per motivi lavorativi, motivi di salute e casi di necessità. Tra questi – spiega Conte – rientra anche l’assistenza a persone non autosufficienti.
«È sempre consentito il rientro nel comune di residenza, nel proprio domicilio e nel luogo in cui si abita con continuità o periodicità – afferma il premier -. Questo permetterà il ricongiungimento di coppie lontane per motivi di lavoro ma che convivono con una certa frequenza e periodicità nella medesima abitazione».
Il coprifuoco
Resta il divieto di spostarsi su tutto il territorio nazionale dalle 22 alle 5. A Capodanno il divieto sarà dalle 22 alle 7.
Quarantena per chi arriva in Italia dall’estero
«Gli italiani che andranno all’estero per turismo dal 21 dicembre al 6 gennaio, al rientro – afferma Conte – dovranno sottoporsi alla quarantena. Anche i turisti stranieri che arrivano in Italia nello stesso periodo dovranno sottoporsi alla quarantena».
Gli impianti sciistici e le crociere
«Gli impianti sciistici – aggiunge Conte – saranno chiusi dal 4 dicembre al 6 gennaio. Dal 21 dicembre al 6 gennaio sono sospese le crociere».
Bar e ristoranti
«Nell’area gialla bar, ristoranti e pizzerie saranno aperti sempre a pranzo, anche a Natale e Santo Stefano. Nelle aree arancioni e rosse – spiega Conte – saranno aperti dalle 5 alle 22 solo per asporto. La consegna a domicilio sarà sempre possibile»
Negozi e centri commerciali
«In tutta Italia – riferisce il premier – dal 4 dicembre e fino al 6 gennaio i negozi resteranno aperti fino alle 21. Nei giorni festivi e prefestivi, fino al 15 gennaio, nei centri commerciali, resteranno aperti solo alimentari, farmacie, parafarmacie, sanitari, tabacchi, edicole e vivai».
Il Natale secondo Conte
In vista del Natale 2020 che si avvicina, il premier nel presentare il Dpcm del 3 dicembre, ha dichiarato che «Non possiamo entrare nelle case delle persone. La nostra è una forte raccomandazione di non ricevere a casa persone non conviventi. Sarà un Natale diverso – secondo il premier – ma non per questo meno autentico».
La ripresa delle scuole
Giuseppe Conte guarda alla fine delle feste se così si possono definire quest’anno e alla ripresa delle scuole il 7 gennaio. «Dal 7 gennaio ricomincerà la didattica in presenza – afferma Conte – nelle scuole superiori di secondo grado. In questa fase in ogni scuola sarà garantito il rientro in presenza del 75% degli studenti».
Il Dpcm del 3 dicembre 2020 avrà validità fino al 15 gennaio 2021. (Il testo del Dpcm).
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