Via all’inchiesta a carico del 17enne pakistano ritenuto presunto scafista del barcone naufragato a Cutro
Oggi, Venerdì 17 marzo, davanti al Gip del Tribunale per i Minori di Catanzaro, il via all’inchiesta a carico del 17enne pakistano ritenuto presunto scafista (insieme ad altri 3) del barcone naufragato sulle acque adiacenti le coste di Steccato di Cutro.
All’interno della stessa udienza in programma oggi, oltre al presunto scafista minorenne del barcone naufragato a Cutro, sentiti anche alcuni dei superstiti per metterli a confronto con il minore. Il legale difensore del 17enne pakistano continua a negare ogni sua responsabilità. Secondo la prima ricostruzione dei fatti, il diciassettenne pakistano è ritenuto uno dei responsabili principali della tragedia.
Il profilo del presunto scafista e le attività congiunte delle Procure di Crotone e Roma
Il lavoro congiunto delle Forze dell’Ordine presenti nel giorno del naufragio, della Polizia Giudiziaria e dei superstiti, ha permesso di scandire in prima battuta fatti e responsabilità. Secondo quanto ricostruito fino ad oggi dunque, il presunto scafista 17enne, con la complicità degli altri tre sospettati maggiorenni (di nazionalità turca e pakistana), avrebbe richiesto ai migranti 8 mila euro per questo ‘viaggio della morte’.
Analoga iniziativa è stata presa dalla Procura di Crotone, che procede contro i tre presunti scafisti maggiorenni. Non si hanno però notizie al momento sulla data in cui avverrà l’incidente probatorio richiesto dalla stessa Procura a loro carico.
La Procura di Roma, invece, ha trasmesso a Crotone l’incartamento relativo all’esposto presentato nei giorni scorsi dai parlamentari Ilaria Cucchi, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, in cui si chiedeva di valutare eventuali responsabilità ministeriali nella macchina dei soccorsi in relazione al naufragio di Cutro.
L’incontro di ieri della premier Meloni con i familiari di alcune vittime del naufragio
Intanto nella giornata di ieri, 16 marzo 2023, la premier Giorgia Meloni ha incontrato i familiari di alcune vittime del naufragio di Cutro. I parenti delle persone che risultano ancora scomparse hanno chiesto alla presidente del Consiglio di proseguire ad oltranza con le ricerche, sia in mare che sull’arenile, in tutto il comprensorio del Crotonese.
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