Dopo le strette delle feste natalizie il Governo si prepara per il primo Dpcm del 2021. Il nuovo Decreto entrerà in vigore a partire dal 16 gennaio e conterrà nuove limitazioni e l’ipotesi di una nuova stretta sulla movida.
In seguito agli ultimi episodi di assembramenti e di feste illegali, si sta pensando infatti di vietare l’asporto dai bar a partire dalle ore 18,00 e di estendere il divieto di spostamento tra le regioni anche nelle zone gialle. Così come avvenuto a partire dalle feste di Natale fino ad oggi, con una sorta di individuazione di una zona gialla rafforzata.
Sul tavolo c’è anche la possibilità di istituire una nuova zona, la zona bianca, che permetterebbe di far riaprire tutto senza limitazioni, compresi anche i musei. Questo avverrebbe solo con un livello di Rt però sotto lo 0,5.
Verso il nuovo Dpcm 2021
“Le misure restrittive funzionano e con molta probabilità resterà il divieto di spostamento tra regioni”. Lo ha detto nella serata di ieri il ministro della Salute, Roberto Speranza, a Che tempo che Fa su Rai 3.
“Con l’ultima ordinanza – ha detto ancora Speranza – abbiamo già stretto i parametri e domani incontreremo le regioni. Tra giovedì e venerdì ci prepariamo a ulteriore Dpcm: saranno confermate le norme vigenti con nuove restrizioni”.
Stretta sulla Movida
Allo studio del Governo per il prossimo Dpcm sembrerebbe oramai inevitabile varare una nuova stretta anti-movida. L’ipotesi del nuovo Dpcm 2021 sarebbe quella di vietare l’aporto dalle ore 18,00 in poi, esclusivamente per i bar. Saranno quindi consentite solo le consegne a domicilio. La proposta dovrà comunque essere sottoposta alle Regioni.
Gli impianti sciistici
Si andrebbe inoltre con il nuovo Dpcm 2021 verso il rinvio della riapertura degli impianti sciistici. In ogni caso si attende il parere dei tecnici sulle nuove proposte che devono arrivare dalle Regioni dopo che erano state invitate ad aggiornare il protocollo.
Nel Dpcm 2021 coprifuoco e istituzione di una nuova zona: la zona bianca
Al termine della riunione del premier Giuseppe Conte con i capi delegazione, due ipotesi di formulazione del Dpcm 2021 sono state individuate: la conferma del coprifuoco alle ore 22,00 e l‘istituzione della zona bianca. Con la zona bianca, proposta dal Ministro Franceschini. Queste due proposte saranno presentate alle Regioni nel vertice con il Ministro Francesco Boccia.
Con la zona bianca si vuole indicare una “prospettiva di uscita dalla pandemia”, in cui tutte le attività potranno essere aperte e in cui anche i musei potrebbero riaprire. “È una proposta del Ministro Franceschini. La valuteremo ancora nelle prossime ore – ha spiegato Roberto Speranza -. Dobbiamo valutare se non sia il caso di dare qualche primissimo segnale”.
I nuovi parametri per la classificazione in zone del Paese nel Dpcm 2021
Sulle soglie dei parametri che decreteranno i colori delle zone e sulla durata del nuovo Dpcm 2021, come riportato anche da Ansa, si deciderà dopo il vertice con le Regioni e le comunicazioni al Parlamento del Ministro Speranza il prossimo 13 gennaio.
Stato di emergenza prolungato fino al 30 aprile 2021
Con il nuovo Dpcm del 2021 si ipotizza di prorogare anche lo stato di emergenza fino al 30 aprile 2021. Una decisione, secondo alcune fonti di Governo, che non è stata ancora confermata. Il Ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, ha convocato per la mattinata di oggi una riunione con Regioni, Anci e Upi.
Diffusione ancora forte del Coronavirus nei paesi Ue
Per quanto riguarda la forza di contagio del Coronavirus, il Ministro della Salute, Speranza, sempre nella trasmissione di Che tempo che Fa di Rai 3 ha dichiarato che “c’è una fase di recrudescenza del virus in tutti i paesi Ue. Nei giorni precedenti al Natale c’è stata una fase di rilassamento anche se durante le feste abbiamo assunto misure robuste”.
“C’è inoltre – ha concluso il Ministro Speranza – la variante inglese e quindi mantenere alta l’asticella di attenzione è fondamentale. L’auspicio è che l’approvazione di Ema per il vaccino anti-Covid di Oxford/AstraZeneca/Irbm possa arrivare entro la fine di gennaio e gli inizi di febbraio. Siamo primi in Ue per numero di vaccinati, ma urge l’approvazioni di più vaccini da parte di Ema”.
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