Buoni da mangiare: sei prodotti tipici Calabresi

Pitta 'mpigliata, fonte: Pintrest

La tavola e i suoi piaceri, si sa, sono un ristoro non solo per il palato ma anche per la mente. Sedersi difronte a una tavola imbandita, fa dimenticare, anche solo per pochi minuti, la pesantezza della giornata.

La Calabria ha un bagaglio gastronomico sconfinato. La nostra regione, da nord a sud, regala dei prodotti e delle ricette tipiche da leccarsi i baffi.

Pipi e patati

I “pipi e patati” sono, forse, uno dei piatti più celebri e gustosi di origine calabrese. Gli ingredienti di questo piatto, rigorosamente fritto, sono tanto buoni quanto semplici.

Basteranno dei peperoni e delle patate, da immergere nell’olio bollente, per dar vita a un piatto che accontenterà tutti i palati.

Cuccìa

La Cuccìa è un piatto della tradizione presilana cosentina. L’origine di questo piatto è ancora molto incerta, ma si presuppone che sia un retaggio culinario dell’invasione saracena nel cosentino

Il piatto è a base di grano bollito, carne di capra e/o maiale e spezie.

La particolarità di questo piatto?
Il suo tempo di preparazione: ci vogliono circa tre giorni e la sua preparazione passa per tre fasi principali: pulitura del grano, macerazione e successiva bollitura dello stesso.

Ancora oggi, nel rispetto della tradizione, viene utilizzato un contenitore di terracotta chiamato Tinìellu e la cottura avviene nel forno a legna.

Musulupu d’Aspromonte

Il Musulupu d’Aspromonte è un formaggio fresco a pasta molle. Il suo nome deriva dalla “musulupara”, cioè il contenitore di legno di gelso che accoglie la pasta di questo formaggio.

Il latte che viene utilizzato per questo prodotto è di pecora e capra e viene munto tra i mesi di marzo e settembre.
È un formaggio morbido e fresco. Si può consumare da solo o in abbinamento a verdure di stagione, insalata e pasta. È un ottimo formaggio anche per la farcitura di dolci tradizionali.

Formaggio Caprino della Limina

Il Formaggio caprino della Limina è un prodotto agroalimentare tradizionale della Provincia di Reggio Calabria.

Il formaggio si ottiene esclusivamente dal latte delle capre di varie razze indigene le quali, adattandosi perfettamente al clima della zona, hanno una buona produzione e resa.

È un formaggio molto particolare: il suo sapore è intenso, forte, e la stagionatura può variare dagli 8 ai 12 mesi. Per questo motivo non sempre si riesce a soddisfare la richiesta di mercato.

Il Formaggio Caprino della Limina è utilizzato in svariate ricette tradizionali, in particolare: nel ripieno delle melanzane ripiene, grattugiato su un piatto di pasta casereccia, nelle frittate o nelle polpette.

Pitta ‘mpigliata

La pitta ‘mpigliata è un dolce tipico calabrese, originario della zona di San Giovanni in Fiore e diffuso in tutta la provincia di Cosenza. Il dolce viene tipicamente sfornato durante il periodo pasquale e natalizio.

Il nome deriva dall’arabo “pita” che significa schiacciato.

Il dolce nasce nella zona di San Giovanni in Fiore nel 1700 e veniva preparato e consumato soprattutto durante le cerimonie nuzionali.

Gli ingredienti principali sono la farina, l’olio, zucchero, frutta secca, miele, spezie, liquore (in particolare paisanella, grappa tipica silana) e succo di mandarino. La pitta è composta da varie sfoglie: la prima, che costituisce la base, deve essere abbastanza grande da coprire l’intera teglia. Successivamente, partendo dal centro, si inizia a riempire con altre sfoglie e mo di “girella”: tra un giro di sfoglia e l’altro trova posta la frutta secca e l’uva passa.

Il profumo della pitta ‘mpigliata durante la cottura al forno è indescrivibile.

Nel 2006 la Camera di Commercio di Cosenza ha avviato l’iter per l’ottenimento del marchio D.O.P. Per la pitta ‘mpigliata.

Crema Reggina

La Crema Reggina è una crema tipica della provincia di Reggio Calabria. Si tratta di un dolce a base di latte e zucchero che viene, poi arricchito, con frutta candita, semi di carruba e rhum.

La crema venne realizzata per sbaglio. Difatti, si narra che un pasticcere intento a preparare una semplice crema pasticcera, si accorse di aver finito la farina. Per rimediare alla mancanza, decise di utilizzaredel rhum per amalgamare il tutto. Purtroppo, o per fortuna, sbaglio le dosi del rhum e ne versò troppo. Decise comunque di assaggiare la crema e si rese conto che non era solo particolare, ma anche buonissima. Quindi, invece di servirla come crema pasticcera, al presento come una crema di gelato.
Il nome, “Crema Reggina”, è un omaggio alla città di Reggio Calabria.

Questi sei prodotti tipici sono solo una parte infinitesimale del nostro bagaglio culturale.

Decidere cosa includere in questo articolo dedicato alla bontà calabresi è stato un compito arduo, così come è stato difficile cercare di descrivere in poche righe i singoli prodotti.

Le parole utilizzate non sempre riescono a evocare l’immagine o, ancor meglio, il sapore di queste pietanze.
Infatti, sono fermamente convinta che l’unico metodo valido per scoprire e riscoprire i sapori della nostra terra sia quello di assaggiare e assaporare.