Uno dei frutti più attesi dell’anno sono sicuramente le ciliegie. Sanno di primavera, di scampagnate all’aria aperta, di freschi pomeriggi e dolci fine pranzo.
Poiché è un frutto stagionale e tra l’altro neanche tanto economico, come poterne usufruire senza sprechi e gustarlo magari tutto l’anno?
Vediamo un po’ i trucchi delle nostre nonne.
In frigorifero
Il sistema più classico per conservarle è sicuramente il frigo, visto l’ambiente umido. In un sacchetto di carta alimentare si devono riporre lavate e asciugate bene. Possono stare in frigo anche intere e gustate entro 5 giorni.
In congelatore
Le ciliegie possono essere congelate, ma successivamente non possono essere consumate in natura. Quindi, converrà denocciolarle e conservarle in un sacchetto per usarle magari per una torta o una crema. In congelatore durano circa tre mesi. Si può congelare anche la polpa e usarle per delle cheesecake.
Sottovuoto
Un altro sistema è quello del sottovuoto. Si possono mettere sia intere che senza il nocciolo, ma la struttura non rimarrà integra. Con questo sistema magari si possono guarnire i gelati. Anche la polpa può essere messa sottovuoto. Devono essere consumate entro tre mesi.
Ciliegie sciroppate
Le ciliegie sciroppate sono uno dei metodi più conosciuti e usati per conservare le ciliegie.
Frutta, acqua, zucchero e anche spezie. Si può seguire la ricetta alla quale siamo più affezionati, magari di famiglia. Nei vasetti, le ciliegie dureranno tutto l’anno e anche più.
Sotto spirito
Oltre alle ciliegie sciroppate, un altro sistema classico è quello di conservarle con l’alcol.
Il frutto viene immerso nel liquido che può essere alcol, ma anche grappa o vodka.
Si possono conservare intere, ma anche denocciolate e a metà.
Possono durare anche un anno.
Confettura di ciliegie
Sicuramente uno dei metodi più usati e ottimi per gustarle a colazione su una fetta di pane casareccio.
Una volta sciolto completamente lo zucchero lasciate rapprendere un po’ la confettura e poi lasciatela raffreddare. Si conserva in un barattolo di vetro sterilizzato con il coperchio per più di un anno.
La ciliegia di Roseto Capo Spulico: Un tesoro agroalimentare Calabrese
