La rassegna, patrocinata dal Comune di Catanzaro, comprende il meglio del panorama nazionale e internazionale, con cibo e preparazioni di qualità elevata ed espositori pluripremiati. L’eccellenza dello street food, con un’accurata selezione di tutti gli espositori, troverà spazio nelle giornate dal 9 al 13 agosto, nel piazzale Maestri del Lavoro, ex area Teti, a Catanzaro Lido. In cinque giorni, i visitatori potranno seguire i percorsi del gusto e assaporare nuove scoperte tra gli stand, ricchi di tipicità culinarie. La manifestazione, che ha iniziato nel 2014 il suo tour di sapori in giro per l’Italia, dopo Roma, Milano, Bari, Taranto, Reggio Calabria e Martina Franca, ha scelto di tornare in Calabria, a Catanzaro Lido, per continuare, nella migliore tradizione, a proporre il meglio dello street food italiano e internazionale. L’evento si propone di valorizzare la conoscenza delle tradizioni alimentari come elementi culturali ed etnici, puntando sulla genuinità dei prodotti agro-alimentari tipici regionali. Agli ospiti, sarà offerta la possibilità di degustare e scoprire prodotti tipici regionali introvabili e i piatti internazionali più famosi, in vere e proprie isole gastronomiche, nelle quali osservare dal vivo la preparazione delle ricette più golose e ascoltare il racconto dei produttori.
L’area Italia
Nel panorama degli stand italiani ci saranno, in questa edizione, importanti novità.
Dalla Sicilia, si potranno gustare le famose arancine in differenti versioni, da quella classica al ragù, a quella con prosciutto e formaggio, a quella con le melanzane. Lo stand, gestito da mani sapienti ed esperte, ripropone anche i classici dei grandi dolci siciliani: i cannoli, preparati con la ricotta fresca, la sfincia di san Giuseppe, fritta e ricoperta di ricotta e gocce di cioccolato, la cassata e i tipici dolci di pasta di mandorle.
Lo stand dall’Abruzzo propone i caratteristici arrosticini: un prodotto a km 0, preparato con le carni allevate negli allevamenti abruzzesi, che giunge a Barletta per essere cotto con le tradizionali braci. Si tratta di succulenti spiedini di carni di pecora o di castrato, legati alla tradizione della pastorizia abruzzese, che si cuociono sulle furnacelle tipiche della zona. Sono generalmente serviti in accompagnamento con pane casareccio condito con olio extravergine d’oliva.
Dalla Campania, giunge la gustosa e ricca mozzarella di bufala. Tra i formaggi, inoltre, sarà possibile assaporare il caciocavallo ‘impiccato’, pronto a sciogliersi lentamente, grazie al calore del fuoco, sul pane tradizionale. Non mancheranno i dolci tipici della pasticceria napoletana, dal babà in varie declinazioni alla pastiera, alla sfogliatella e alla aragostina croccanti.
La Basilicata sarà rappresentata dalla sua focaccia tipica, la ‘strazzata’. E’ una focaccia rustica, originaria della zona di Avigliano. Il nome deriva dal gesto di romperla con le mani. All’interno dell’impasto è aggiunto il pepe nero, dopo essere stato rigorosamente macinato, oppure il lardo (secondo un’altra variante della ricetta). L’impasto finale è fatto riposare fino ad una completa lievitazione naturale e, dopo aver effettuato un buco al centro, è cotto nel forno a legna. La strazzata è farcita, generalmente, con provolone e prosciutto crudo, ma anche con frittata e peperoni, porchetta, mortadella o creme dolci.
Eccellenza pugliese sono le bombette della Valle d’Itria. Tra Alberobello e Martina Franca, gli antichi fornelli dei macellai, a tarda sera, si trasformavano in osterie, dove nella brace profumata di legno d’ulivo si cuoceva questo involtino di carne, con all’interno un formaggio canestrato tipico di quest’area. Sempre dalla Puglia, ci saranno i cuoppi di fritti di mare, dal pescato dell’Adriatico, i panzerotti e la stracciata.
Non mancheranno, infine, le specialità calabresi. Tra queste, il morsello o morzello, piatto tipico di Catanzaro, composto da vari tipi di carne ed interiora, il cuore di vitello, i polmoni, la milza, il fegato, lo stomaco, l’intestino, insieme a concentrato di pomodoro, peperoni piccanti, sale e erbe aromatiche. Può essere servito nel piatto o, come vuole la tradizione, nella pitta detta “a ruota di carro”.
L’area internazionale
Visitare Gnam! Festival Internazionale del Cibo di Strada significa anche fare un suggestivo viaggio nelle altre culture gastronomiche.
Il Bbq americano, il miglior barbecue degli Stati Uniti giunge tra gli stand di Gnam!. Si assaggeranno i più buoni tagli di carne, marinati con una miscela di spezie segrete e cotti con il legno giusto, per conferire il gusto del vero bbq. Tra gli assaggi, uno dei protagonisti sarà il panino “pulled pork”. Il piatto statunitense è composto dalla spalla di un giovane suino che, dopo essere stata aromatizzata con erbe e spezie, viene cotta lentamente e per un lungo periodo alla brace e poi sfilacciata. La carne, così realizzata, diventa il ripieno di un succulento panino.
Si continua tra le spade infilzate di carni per l’asado argentino, con un nuovo stand tipico, che propone l’antica cottura in verticale; sempre dal Sudamerica arriva uno stand che propone le carni di asado all’interno di un pane nero, al carbone vegetale. Le carni di angus sono le protagoniste del panino. Nell’isola internazionale, inoltre, saranno presenti specialità messicane, come tacos e burritos. Dal Venezuela, inoltre, si potranno assaggiare i churros e le arepas.
Gnam! ha un livello della selezione molto elevato sul prodotto tipico, perché, alla base, c’è una scelta altrettanto severa per la partecipazione. Ogni espositore si avvale di prodotti a chilometro zero del proprio territorio. La manifestazione comprende una proposta molto vasta di cibo di strada (tanti sono i piatti anche per vegani e vegetariani), adatta a tutti i gusti e tutte le tasche. Ogni ricetta risponde a rigorose regole di lavorazione, igiene e freschezza.