Guida Michelin 2022: in Calabria brillano altre due stelle

La Guida Michelin 2022 (fonte: informazione)

La cerimonia per la 67° edizione della famosa Guida Michelin si è tenuta ieri, in diretta streaming dal Relais Franciacorta di Corte Franca (Brescia). 

Molte le conferme, ma tante le novità per il 2022. Nella giornata appena trascorsa, sono stati rivelati i nomi dei ristoranti italiani premiati dalla guida più famosa del mondo nel campo della ristorazione. Assegnati anche dei premi speciali e anche le cosiddette le stelle verdi per quei ristoranti che dedicano il proprio spazio a favore della ecosostenibilità.

La Calabria riconferma le vecchie stelle e applaude due nuovi chef

La Calabria viene premiata con ben 7 stelle. Ottenute le riconferme delle stelle dei suoi rinomati ristoranti, ha al suo attivo altre due new entries: Hyle – Chef Antonio Biafora – San Giovanni in Fiore (CS) e Il ristorante di Luigi Lepore a Lamezia Terme (CZ).

Hyle si trova nel centro della Sila calabrese ed è l’unica stella cosentina guadagnata dal giovane e noto chef. Biafora ha ottenuto questo risultato grazie a un lavoro basato sulla sperimentazione e sulla ricerca tra tradizione e innovazione.

Luigi Lepore ha una storia diversa e delle esperienze importanti alle spalle. Dopo la Laurea in Scienze Turistiche all’Università IULM di Milano ed il Master in Scienze Gastronomiche e Prodotti di Qualità all’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Colorno, ha proseguito con un percorso prestigioso nel campo della ristorazione. Da due anni è rientrato a Lamezia per aprire il suo ristorante, da oggi stellato.

Ricordiamo gli altri cinque ristoranti stellati calabresi che sono: Ristorante Abbruzzino di Catanzaro, Ristorante Dattilo di Strongoli (KR), Pietramare Natural Food Restaurant a Praialonga – Isola Capo Rizzuto – (KR), Ristorante Gambero Rosso di Marina di Gioiosa Ionica (RC), Qafiz di Santa Cristina D’Aspromonte (RC).

La guida Michelin: un patrimonio di qualità

L’idea di scrivere La Guida Michelin risale alla fine ‘800.  I fratelli André ed Edouard Michelin, fondatori tra l’altro dell’omonima società di pneumatici, vollero compilare una lista di ristoranti con l’obiettivo di incoraggiare gli automobilisti a viaggiare.

Le stelle assegnate possono essere massimo tre. La qualità del ristorante, e quindi assegnazione delle stelle, si fa in base a valutazioni oggettive da parte di ispettori. Questi giudicano in base alla qualità dei prodotti, alla tecnica adottata, al rapporto qualità e prezzo e ad altri elementi.

Gli ispettori della Guida Michelin sono dei professionisti che visitano i ristoranti anonimamente e pagano il conto esattamente come un normale avventore.

– Il significato delle stelle

 Tre stelle: “Una cucina unica. Merita il viaggio”. Due stelle: “Una cucina eccellente. Merita la deviazione”. Una stella: “Una cucina di grande qualità. Merita la tappa”

– Perdono la stella alcune realtà della ristorazione

Questo anno così tanto difficile, alcuni ristoranti hanno purtroppo perso la stella. Si tratta di: La Stua de Michil, L’Aria, Le Colonne, La Taverna, L’Ora d’Aria, Villa Giulia, It, Ambasciata, La Fenice, Bistrot 64, Il ridotto, Osteria da Fiore, Il Portale, Cinzia da Cristian e Manuel.

Probabilmente la pandemia ha influito molto nella operatività dei ristoranti, a livello mondiale, e ha sicuramente messo in difficoltà un comparto importante soprattutto in Italia.

Speriamo che queste assegnazioni siano un portafortuna per tutti gli operatori della ristorazione, consapevoli che è un settore economico che muove altri segmenti e che coinvolge tante persone in maniera trasversale.

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Il sito della Guida Michelin