La pizza è una pietanza che racconta la storia d’Italia seduti a tavola. Conoscete la cosacca? Una preparazione povera, fatta di ingredienti semplici, ma non per questo meno gustosa, andiamo a scoprirla insieme.
Pizza cosacca in Calabria
In Calabria questo disco di pasta antico conosciuto con il nome proprio di cosacca risulta quasi sconosciuto. Le nuove generazioni, figlie della margherita, hanno dimenticato le preparazioni senza mozzarella, ma con l’aggiunta di un ingrediente antico, quanto gustoso: il pecorino. Proviamo ad ordinarne una in pizzeria, precisamente nel Capoluogo di Regione, per fortuna il pizzaiolo anche se non è impressa nel menù la conosce. Tiriamo un sospiro di sollievo, ed aspettiamo la sua preparazione per gustarla in tranquillità.
Pizza cosacca
Per realizzare questa specialità oltre all’impasto servono due ingredienti: pomodoro e pecorino. Per una buona cosacca il pomodoro necessariamente deve essere san marzano, un prodotto della terra povero d’acqua ma ricco di sapore. Naturalmente ci stiamo riferendo alla passata di pomodoro, non al pomodoro a fette, poi si aggiunge il pecorino grattugiato, prima che la nostra pizza vada in cottura. Farcita può andare in forno, dopo cottura, è un must aggiungere un filo d’olio extravergine di oliva a crudo e il gioco è fatto. La nostra cosacca è pronta.
Il pizzaiolo napoletano
La cosacca è una pizza ancora oggi preparata soprattutto a Napoli, espressione della tradizione e rientra nelle ordinazioni più ricercate. L’attrazione della pizzeria, questa precisazione vale per ogni luogo, naturalmente è rappresentata dal gradimento della pizza da parte dei clienti, ma non solo. Anche il pizzaiolo fa la sua parte, possibilmente partenopeo, che aggiunge al locale quel sapore di napoletanità, quella armonia, quel brio che solo i napoletani sono capaci di donare all’Italia e al mondo intero.