Turismo: sondaggio promuove le trattorie calabresi

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Ottimo cibo, prezzi accessibili, cultura dell’accoglienza

Promosse a pieni voti le trattorie calabresi, vale a dire quegli esercizi senza pretese elitarie e più alla buona, che possono tuttavia vantare un ottimo rapporto qualità/prezzo puntando su prodotti locali d’eccellenza e un’ospitalità e un’accoglienza di prim’ordine. Spesso ingiustamente messe in ombra dai più blasonati ristoranti di lusso, sono però le sole in grado di far sentire ai propri clienti il vero sapore della terra che li ospita: la Calabria appunto. In occasione di questo maxiponte è stato realizzato un sondaggio dall’agenzia di comunicazione d’impresa “Klaus Davi & Co.” su 340 turisti, uomini e donne di età compresa tra i 25 e i 70 anni, provenienti da altre regioni. E le “taverne” calabresi, ovvero quelle che vengono comunemente chiamate “trattorie dei camionisti”, ne escono promosse a pieni voti. Ecco la top ten:

In testa troviamo la trattoria “U Sciabachegliu” di Siderno (RC) con il 19% delle preferenze: il “percorso di pesce azzurro” dello chef Vincenzo ha sbaragliato la concorrenza, facendo veramente colpo sulla clientela.

Seconda posizione per l’”Osteria San Pietro” di Crotone, che ha convinto il 17% degli intervistati grazie alle specialità di mare, in particolare i crostacei e le crudità, cucinate con maestria dallo chef Pino.

Ultimo gradino del podio per la “Pizzeria Rosticceria Borgo Antico” di San Luca (RC): secondo il 15% del panel il vero fiore all’occhiello della casa è la carne alla griglia, senza dimenticare le pizze originali e con ingredienti della zona. Segnalata anche per una perfetta sintesi della capacità di accoglienza dei calabresi aspromontani.

Quarta la trattoria “Vecchi Tempi” di Vibo Valentia (13%): i primi rappresentano il piatto forte, con i tipici “fileja” o i “tajjiarini” proposti in vari modi, dalla ‘nduja, allo stoccafisso, al ragù di maiale o al ragù di capra.

La trattoria “U Tamarru” di Germaneto (CZ) si piazza al quinto posto col 11% dei voti: il piatto tipico catanzarese “u morzeddu” e i “pruppetti”, le polpette di carne trita di maiale, hanno convinto i visitatori.

Sesta la “Trattoria Ticciabbaca” di Praia a Mare (CS): l’8% ha apprezzato in particolare il sugo con cotiche e costine di maiale e la pasta rigorosamente fatta in casa.

La “Trattoria Casalnuovo” di Villapiana (CS) è settima (6%): il polpo su salsa di yogurt e ceci con spolverata di paprica, gli scialatelli all’aragosta e i tranci di tonno con carote e salsa ai frutti di bosco sono un vero must.

Ottava posizione per la “Trattoria la Botte” di Tropea (VV): per il 4% del campione vale la pena fermarsi anche solo per una grigliata mista di pesce o di carne con un’insalata tipica tropeana di contorno.

Nona “La cantina del Macellaio” di Reggio Calabria (3%): qui la specialità è la carne, dalla selvaggina come il cinghiale alla classica fiorentina, passando per chicche come Wagyulem, Hereford, Aberdeen, Chianina ed Heritage.

Chiude questa speciale top ten “La Bottegaccia” di Simeri Crichi, in provincia di Catanzaro (2%): i tonnarelli con ricotta e ‘nduja e la pasta fresca con le polpette sono da ordinare per forza.