La crisi tocca anche la Pasqua e, nel caso specifico, riguarda anche i bambini che magari quest’anno dovranno accontentarsi di uova al cioccolato più piccole.
Non sarebbe un grande problema, ma se si dovesse analizzare il perché di questi rincari si scoprirebbe che arrivano anche a sfiorare il 40% del costo in più rispetto a quello del 2023.
La brutta sorpresa riguarda infatti il rincaro del cacao e quindi di tutti i prodotti contenenti il tanto amato cibo degli dei.
I prezzi del prodotto tipico delle festività pasquali hanno infatti registrato aumenti medi rispetto allo scorso anno del 24%. C’è da sottolineare che le uova di Pasqua nel 2023 avevano già subito un rincaro del 15% .
Il Codacons denuncia gli aumenti delle uova di Pasqua
Ovviamente non è mancato l’intervento del Codacons, che ha elaborato i dati dei prezzi, mettendo a confronto i prezzi esposti al pubblico della Pasqua 2023 con quelli di quest’anno.
Un uovo di Pasqua di circa 150 grammi nel 2023 costava circa 10 euro, oggi arriva tranquillamente ai 12 euro con un incremento del 20%.
Se parliamo di uova di Pasqua per adulti il peso varia tra i 300 e i 350 grammi circa, avendo un costo di circa 20 euro. L’incremento medio è del 33% , ma si arriva tranquillamente al 40% quando si tratta di marche note.
I prezzi delle uova che hanno come immagini i cartoni animati e personaggi famosi hanno subito un aumento del 17% rispetto al 2023.
La crisi del cacao che pesa nelle tasche dei consumatori
Secondo il Codacons: « Alla base degli aumenti c’è la crisi del cacao: le quotazioni superano attualmente il record raggiunto nel 1977, arrivando a 6.000 dollari a tonnellata, a cui si aggiunge il rincaro nell’ultimo anno del 72% per lo zucchero e del 52% per il burro di cacao. I produttori, quindi, hanno scaricato i maggiori costi di produzione sui consumatori finali, attraverso incrementi dei listini al pubblico che renderanno la Pasqua più amara per tutti».
Ogni anno vengono prodotte 30mila tonnellate di uova di Pasqua il cui guadagno si aggira intorno ai 300milioni di euro.
Ciò significa 72milioni di euro che peseranno nelle tasche dei consumatori solo nel 2024.
Aumenti che purtroppo non hanno un freno da diversi anni e che coinvolgono tutte le attività lavorative causando danni enormi alle famiglie che dovranno affrontare ancora rinunce e limitazioni di vario tipo.
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