Calabria “non solo mare”: 5 mete in montagna da scoprire

Parco nazionale della Sila
Parco nazionale della Sila

Sta arrivando la bella stagione e si pensa alle vacanze. La Calabria continua a essere una delle mete più gettonate per trascorrere giornate piene di sole e per gustare buon cibo.

Se è vero che alcune località sono molto conosciute e apprezzate, è anche vero che per tanti turisti la Calabria è pressoché sconosciuta.

Soprattutto la montagna calabrese non è affatto pubblicizzata mentre ha delle vere bellezze naturalistiche da scoprire anche durante una vacanza al mare.

Infatti, vista la morfologia della Calabria, la montagna è facilmente raggiungibile anche dalle località marine, offrendo delle gite che potrebbero risollevarci dalla calura estiva.

Insomma, la Calabria non è solo Tropea e la Costa degli Dei, ma con i suoi chilometri di costa e una parte interna facilmente raggiungibile in auto, l’offerta è talmente vasta che manca solo l’imbarazzo della scelta.

L’unico consiglio è che occorre avere un mezzo per gli spostamenti. Recuperato quello, la Calabria diventa un tesoro che riserva tante belle sorprese.

5 luoghi di montagna da scoprire in Calabria

Con queste premesse vediamo 5 mete che generalmente non vengono citate quando si parla della Calabria. Ciò non significa che siano totalmente sconosciute, ma che non vengono quasi mai consigliate preferendo il trend usuale.

In realtà, ce ne sono tantissimi di posti da elencare, ma per oggi ne citeremo solo 5 che potrebbero far parte del vostro itinerario anche durante una vacanza dedicata alla spiaggia o in quella invernale.

1- Pentadattilo: il borgo abbandonato

Il suo nome, così particolare, deriva dalla forma della roccia che lo sovrasta. Si tratta di una enorme formazione rocciosa modellata da Madre Natura con le sembianze di una mano. La parola Pentadattilo, infatti, deriva dal greco “penta daktylos”, vale a dire “cinque dita”.

Una leggenda narra di San Cristofaro, che era un uomo forte, sostenne la roccia, proteggendo il paese.

Pentadattilo si trova a 250 m.l.m. nella parte grecanica della Calabria, in provincia di Reggio Calabria, sul versante ionico interno.

Il giornalista Emilio Casalini lo ha descritto così: «È il perfetto emblema della Calabria perché è un borgo che aspetta come la Bella Addormentata di essere risvegliata con un bacio. È tutto bello, bellissimo, ma non ci va nessuno e nessuno porta quel benessere che potrebbe essere sinonimo di sviluppo e con un afflusso di turismo che non deve distruggere ma deve portare qualità, sostenibilità e benessere a chi ci vive per impedire che debba andarsene via.»

Attualmente è abitato solo da 40 persone visto che è un territorio martoriato dalle alluvioni, ma il progressivo abbandono del borgo è iniziato dal 1700 quando ci fu un terremoto.

Nel piccolo paese che sembra un presepe è possibile trovare qualche bottega artigiana che sembra essere sopravvissuta al tempo.

Una volta arrivati a Pentadattilo non si possono non assaggiare due liquori tipici del posto: il kephas e il famoso bergamotto che è l’agrume tipico di questa zona.

Pentadattilo, Reggio Calabria

2 – Gambarie d’Aspromonte: il fascino di sciare di fronte al mare della Calabria

Chi ha detto che in Calabria non si scia? A parte Camigliatello, in provincia di Cosenza, potrebbe essere veramente suggestivo sciare a Gambarie perché dalle piste è possibile farlo addirittura di fronte al mare. Godendo di un panorama unico al mondo che arriva fino alle Isole Eolie e all’Etna.

Gambarie è una località montana, sul versante tirrenico della Calabria, facente parte del comune di Santo Stefano in Aspromonte, in provincia di Reggio Calabria. È ubicata a 1.310 m s.l.m., nel cuore del Parco nazionale dell’Aspromonte.

Ma è una meta interessante anche d’estate. Bellissime le cascate con le relative piscine naturali, ad esempio.

La pista sciistica di Gambarie, in provincia di Reggio Calabria

3 – Il Parco della lavanda: la Provenza è a casa nostra, nel Pollino

A Morano Calabro, nella parte nord della provincia di Cosenza, sorge il Parco della Lavanda che al cui interno c’è anche una fattoria didattica.

Sono previste: passeggiate all’interno del giardino botanico, l’esperienza di riprodurre le piante per talea, la trasformazione della pianta in distillazione e vari informazioni sull’uso dell’olio essenziale di lavanda.

Parco della Lavanda Calabria
Parco della Lavanda, Pollino, Calabria

4 – Villaggio Mancuso: una piccola Svizzera nella città di Mattia Preti

Ci troviamo nella provincia di Catanzaro, precisamente nel territorio di Taverna, a 1.286 m s.l.m., che diede i natali a un grandissimo pittore: Mattia Preti.

Villaggio Mancuso era un villaggio di lusso che nacque come villaggio turistico montano della Sila Piccola e che all’inizio del secolo scorso ebbe una grande fortuna richiamando anche divi del cinema e la buona borghesia della città di Catanzaro. Oggi è una delle mete preferite dai catanzaresi per passare una giornata in Sila oppure per trascorrere il famoso ferragosto.

Nasce grazie a Eugenio Mancuso all’inizio del 1900, il quale fondò il villaggio che ancora oggi porta il suo nome e grazie ad alcune maestranze provenienti da Belluno.

Vennero realizzare tante casette di legno che richiamano gli chalet del Trentino, un albergo e una rotonda. Ancora oggi, il Grande Albergo delle Fate affascina nonostante l’incuria, la rotonda accoglie il visitatore con la sua forma particolare e poco più avanti c’è una piccolissima cappella in legno che ha ancora gli arazzi prodotti artigianalmente.

Il Grande Albergo delle Fate è stato dichiarato tra i Luoghi del Cuore della FAI.

Villaggio Mancuso

5 – il Castello di Santa Severina: un concentrato di antichità e bellezza

La sua costruzione risulta imponente sulla piazza principale del paese di Santa Severina, in provincia di Crotone. Questa zona è molto antica e si trova a 326 m s.l.m.

Il castello normanno di Santa Severina è anche detto di Carafa o di Roberto il Guiscardo, il re normanno che ne ordinò la costruzione nel XI secolo.

Il castello ben ristrutturato ospita il museo di Santa Severina. Qui sono esposti tutti i reperti ritrovati durante gli scavi archeologici e ai materiali e collezioni archeologiche provenienti dal territorio limitrofo. Il castello ospita inoltre il Centro di Documentazione Studi Castelli e Fortificazioni Calabresi.

Il castello che è visitabile all’interno, è diventato anche un centro per concerti e mostre d’arte molto apprezzati.

Il castello di Santa Severina

Non resta che preparare le valigie e vivere anche questo lato segreto della Calabria che vi sorprenderà per il suo mare, le eccellenze culinarie e la sua storia.


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