CATANZARO – “Esistono luoghi che hanno qualcosa di mistico ed emblematico allo stesso tempo. Luoghi in cui la Natura continua a fare il suo corso lontano dal rumore delle grandi città, e dove il tempo sembra essersi fermato.” Così si legge su un servizio – “Visita guidata nella nuova Riserva Naturale regionale Valli Cupe, un paradiso naturalistico e geologico sconosciuto ai più” – del National Geographic Italia, in cui ad essere protagonista è uno dei luoghi più suggestivi dell’intera Calabria.
Ci troviamo a Sersale, a 700 m di altitudine, nella Presila, dove è possibile ammirare la riserva naturale regionale Valli Cupe.
Sicuramente uno dei luoghi più suggestivi – ancora troppo poco conosciuto – dell’intera Calabria.
Anche detta “il gran bosco d’Italia”, così Greci e Romani erano soliti appellarsi alla Sila, scendono per raggiungere il Mar Ionio, diversi torrenti che, nei pressi di Sersale, danno vita a numerose cascate ed al secondo Canyon più grande d’Europa.
I monumenti geologi della Riserva naturale sono numerosi e di inestimabile bellezza: oltre ai Canyon delle Valli Cupe, si possono citare altrettante punte di diamante del paesaggio naturalistico del Catanzarese come le gole del Barbaro, delle Timpe Rosse, le gole del Crocchio o ancora i monoliti di Petra Aggìallu e di Misorbo che arricchiscono lo splendido paesaggio formando un contesto sconosciuto e dal fascino irresistibile.
La riserva è stata istituita a dicembre 2016 e rappresenta sicuramente uno dei luoghi in cui si fa del serio turismo ecosostenibile, conosciuto per lo più dai turisti che dagli stessi calabresi. Il luogo riceve numerosi apprezzamenti, tanto che il naturalista belga John Bouquet la definì “ il segreto meglio custodito d’Europa”.
Si tratta in effetti di un vero e proprio percorso incantato, che si distende per poco più di un Km e che in antichità era il sentiero che collegava i monasteri basiliani – di cui oggi è possibile visitarne le rovine. Questo sentiero fu anche utilizzato per raggiungere i cantieri e le miniere di carbone dei Borboni.
Con le sue incantevoli cascate, i canyon sono una preziosa risorsa non solo paesaggistica – gole e dirupi scendono, infatti, quasi a strapiombo per centinaia di metri – ma rappresentano uno straordinario patrimonio di interesse floristico e faunistico, facendo della Riserva un luogo di rilievo delle bellezze naturalistiche dell’Italia intera.
Turismo ecosostenibile promosso dalle cooperative che operano sul posto, la cooperativa Segreti Mediterranei, nata nel marzo 2003, svolge un ruolo importante per sostenere il turismo ambientale. Il suo principale interesse quello di valorizzare le risorse naturalistiche presenti sul territorio.
Una visita imperdibile per gli appassionati di trekking, per gli amanti della natura, ma anche per tutti quelli che vogliono scoprire uno dei tesori più belli della nostra amata Calabria.
Anna Bagnato