Ferramonti, il Treno della Sila si fermerà per raccontare l’Olocausto

Il treno della Sila Ferramonti (fonte pagina ufficiale Facebook)

Domenica prossima, 23 aprile 2023, il Treno della Sila farà tappa a Ferramonti, nel comune di Tarsia (CS).

Un flashback per rivivere un doloroso passato legato alla seconda guerra mondiale e soprattutto all’Olocausto, per non dimenticare le atrocità fatte dai nazisti per eseguire uno dei più atroci dei genocidi.

Ferramonti fu uno dei più grandi campi di concentramento voluto da Benito Mussolini, ma dove al contrario di altre realtà prevalse l’umanità.

Il Campo di Concentramento di Ferramonti fu il più grande in Italia

Ferramonti era una zona paludosa e malarica del comune di Tarsia, ma come altre zone paludose dell’epoca fu sottoposta a opere di bonifica, per volere di Mussolini.

Il Campo di Concentramento di Ferramonti fu l’unico costruito dal governo fascista, nel senso che fu l’unico vero esempio di campo di concentramento italiano.

Dal giugno 1940 le 92 baracche videro transitare 3000 internati, si trattava di edifici di varie dimensioni dotare di cucina, latrine e lavabi comuni.

– un luogo della memoria

Ferramonti ospitò ebrei, jugoslavi, sloveni, cecoslovacchi, cinesi e francesi ma la cosa più particolare che riguarda questo posto che se in altre zone significava morte, qui invece – per quanto possibile – fu un luogo di tolleranza e umanità.

Infatti, il Commissario di Pubblica Sicurezza Paolo Salvatore, accusato di essere troppo tollerante con gli internati, fu sostituito per poche settimane.

Ma ciò non bastò a inasprire le condizioni di chi era rinchiuso. Si trattava di uomini, ma anche donne e bambini che erano vittime della campagna razziale dell’epoca e che furono invece sempre protetti e accolti.

Anche i cittadini di Tarsia mostrarono il loro lato umano verso queste persone sfortunate, ospitando loro per evitare dei pericoli.  

Addirittura, nel Campo di Ferramonti vi fu una notevole attività culturale e sportiva che aiutò chi era ospitato a sopportare meglio le difficili condizioni dovute alla presenza della malaria e alla scarsità di cibo.

Però la malaria usato come escamotage per tenere lontani nazisti e fascisti. Infatti, venne tenuta sempre issata una bandiera gialla che significava pericolo. Grazie a questi stratagemmi, Ferramonti rimase indenne da ogni azione da parte delle truppe tedesche.

Dopo l’armistizio dell’8 settembre, il campo venne definitamente chiuso l’11 dicembre 1945.

Una vecchia signora che accompagnerà i turisti a Ferramonti

Il Treno della Sila è composto da una vecchia locomotiva a vapore FCL 353, costruita nel 1925 da una società tedesca. Ed è l’ultimo esemplare di locomotive a vapore ancora circolanti su una vecchia rete a scartamento ridotto. Anche le carrozze sono d’epoca e dotate di sedili in legno e finestrini apribili con terrazzino per la salita e la discesa.

Sembrerà quindi di rivivere quegli anni terribili legati alla guerra e anche allo sterminio delle minoranze etniche. Ma grazie questo treno di inizio secolo si aiuterà a non dimenticare.

Treno della Sila (Sito ufficiale)

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