Il rito dei Vattienti a Nocera Terinese ha avuto un’edizione particolarmente controversa quest’anno. La pandemia da Covid-19 e le relative restrizioni hanno reso difficile l’organizzazione di eventi pubblici, compreso questo rito che richiama migliaia di persone ogni anno. Inoltre, alcune organizzazioni e gruppi hanno sollevato delle obiezioni riguardo alla natura violenta del rito, che consiste nell’auto-flagellazione con fruste.
La polemica è stata tale da spingere alcuni cittadini a presentare una petizione popolare per chiedere lo sblocco del rito. Tuttavia, la decisione finale è stata quella di permettere la processione, seppur con alcune restrizioni imposte dalla terna commissariale che regge l’Amministrazione comunale.
Tra queste restrizioni c’era il divieto di imbrattare con sangue e altri fluidi corporei pareti e portoni di edifici pubblici e privati, nonché l’obbligo di utilizzare calzari per evitare possibili contatti diretti con fluidi ematici da parte dell’Ecce Homo che accompagna il vattiente e che, di solito, è scalzo.
Nonostante le restrizioni, il rito dei Vattienti si è svolto regolarmente, mantenendo il suo impatto emotivo e la sua importanza per la comunità di Nocera Terinese. Tuttavia, la controversia ha sollevato importanti questioni riguardo alla natura del rito e alla sua appropriazione in un contesto moderno.
Molti critici hanno sottolineato che l’auto-flagellazione è un’azione violenta e auto-distruttiva che non ha alcun valore spirituale. Altri hanno sollevato preoccupazioni riguardo alla sicurezza dei partecipanti, che potrebbero ferirsi gravemente durante la processione.
D’altra parte, i sostenitori del rito hanno difeso la sua importanza culturale e religiosa, sottolineando che si tratta di una tradizione millenaria che ha radici antiche e profonde nella cultura della Calabria. Inoltre, molti partecipanti al rito hanno dichiarato che la flagellazione è un modo per espiare i propri peccati e per dimostrare la propria fede in maniera estrema.
In ogni caso, la polemica riguardante il rito dei Vattienti a Nocera Terinese dimostra l’importanza di riflettere sulle tradizioni culturali e religiose e sulla loro appropriazione in un mondo in continuo cambiamento. Sebbene le tradizioni siano importanti per le comunità che le praticano, è anche necessario considerare il loro impatto sulla società nel suo insieme e assicurarsi che siano conformi ai valori e alle norme contemporanee.
Processione dei Vattienti: tradizione che ha origini antiche
Questo rito, che si svolge ogni anno durante la Settimana Santa, consiste nel flagellarsi con delle fruste per dimostrare la propria devozione verso la croce e il sacrificio di Gesù Cristo.
Il rito dei Vattienti ha origini antiche e si pensa che sia nato nel Medioevo come forma di penitenza per i peccati commessi. Nel corso dei secoli, il rito è stato adattato e modificato, ma il suo significato rimane lo stesso: dimostrare la propria devozione attraverso il dolore fisico.
Il rito dei Vattienti si svolge il venerdì santo, quando i partecipanti si riuniscono in chiesa per la celebrazione della Via Crucis. Dopo la celebrazione, i Vattienti si avvicinano alla croce e iniziano il loro rito di auto-flagellazione. Con le fruste in mano, i Vattienti si colpiscono la schiena e le spalle, lasciando segni profondi e dolorosi.
Il rito dei Vattienti è un’esperienza intensa e commovente, sia per i partecipanti che per gli spettatori. Molti osservatori rimangono sbalorditi e commossi di fronte al gesto indicibile dei flagellanti. Ci sono coloro che criticano questo rito, definendolo barocco e fuori luogo, ma per molti altri è un modo per dimostrare la propria fede e devozione in maniera estrema.
Il rito dei Vattienti rappresenta una tradizione importante per la comunità di Nocera Terinese e per la Calabria in generale. Questa celebrazione annuale è un momento di riflessione e di unione per i partecipanti, che si uniscono in nome della fede e del sacrificio di Gesù Cristo.
Inoltre, rappresenta anche un’opportunità per i visitatori di scoprire la cultura e le tradizioni della Calabria. Questa regione, spesso trascurata dai turisti, è ricca di tesori nascosti e di bellezze naturali. Il rito dei Vattienti è solo uno degli esempi di tradizioni antiche e interessanti che si possono scoprire in questa zona.
In conclusione, è un’esperienza intensa e commovente, che rappresenta una tradizione importante per la comunità di Nocera Terinese e per la Calabria in generale. Questo rito, è un modo per dimostrare la propria fede e devozione attraverso il dolore fisico. Sebbene possa sembrare estremo e fuori luogo, per molti rappresenta un momento di riflessione e di unione, nonché un’opportunità per scoprire le tradizioni e la cultura della Calabria.