Inaugurato il Museo della Cultura Contadina a Villamesa di Calanna

Museo Contadino
Museo Contadino

Inaugurato il Museo della Cultura Contadina a Villamese di Calanna e celebrato il vino rosso del Basso Tirreno Reggino. Un nuovo luogo di cultura per riscoprire le radici del territorio

REGGIO CALABRIA, 23 DIC 2024 – Venerdì scorso, nella frazione Villamesa di Calanna, un nuovo baluardo della memoria storica è stato restituito alla comunità: il Museo della Cultura Contadina, uno spazio che intende celebrare e tramandare i valori, le tradizioni e l’identità di un territorio fortemente legato alla sua storia rurale.

L’inaugurazione è avvenuta in un’atmosfera di grande partecipazione e orgoglio, sottolineata dall’intervento del Sindaco di Calanna, Domenico Romeo. Nel suo discorso, il primo cittadino ha ricordato come il recupero dell’antico frantoio “Attinà” sia stato possibile grazie al sostegno della Regione Calabria e al lavoro della Proloco locale. “Questo luogo non è stato scelto a caso – ha dichiarato Romeo – ma rappresenta un tassello fondamentale della nostra memoria storica, un luogo in cui il vivere contadino, legato alla produzione dell’olio e del vino, ha trovato espressione sin dalla fine dell’Ottocento”.

Il frantoio, recuperato e ristrutturato negli anni scorsi grazie alla collaborazione tra il Comune e il Gruppo di Azione Locale GAlbatir, ospita oggi una collezione di oggetti legati alla vita rurale, meticolosamente raccolti e custoditi negli anni da Pietro Morena, Presidente della Proloco di Calanna. Morena e i suoi collaboratori hanno allestito il museo con cura e passione, trasformando ogni teca in una finestra sul passato.

Un convegno per celebrare il vino del territorio

Dopo il taglio del nastro, la giornata è proseguita con un interessante convegno dedicato al tema “Il vino rosso del Basso Tirreno Reggino”. L’evento ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali, esperti del settore e produttori locali. Tra gli interventi principali, quello del Presidente e del direttore tecnico del GAlbatir, Emanuele Oliveri e l’architetto Fortunato Cozzupoli, e della vinologa Saveria Sesto, che hanno discusso delle potenzialità e delle sfide del comparto vitivinicolo locale.

Un momento particolarmente significativo è stato dedicato alla testimonianza delle aziende vinicole “Vigne Calarco”, “Azienda Agricola Marinella” e “Tenute San Giovanni”, insieme all’associazione “Quadrifoglio”. Questi produttori hanno raccontato il loro impegno nel promuovere una viticoltura eroica, realizzata su piccoli terrazzamenti scoscesi, che rappresenta non solo un’eccellenza enologica, ma anche una forma di tutela del territorio contro i rischi ambientali.

Un assaggio di tradizione

Al termine del convegno, le aziende hanno offerto una degustazione dei loro vini, accompagnata da prodotti tipici locali. Un momento conviviale che ha permesso ai numerosi partecipanti di apprezzare non solo la qualità dei vini del Basso Tirreno Reggino, ma anche la ricchezza enogastronomica del territorio.

L’apertura del Museo della Cultura Contadina e l’organizzazione di questo convegno rappresentano un doppio traguardo per la comunità di Calanna. Da un lato, si rinnova il legame con le radici storiche e culturali; dall’altro, si guarda al futuro, sostenendo e valorizzando le produzioni locali come motore di sviluppo economico e sociale.

Un’iniziativa che, come sottolineato da tutti i partecipanti, dimostra quanto sia fondamentale investire nella bellezza e nella tradizione per costruire un futuro solido e identitario. Villamesa di Calanna si conferma così un piccolo ma prezioso scrigno della Calabria, pronto a raccontare la sua storia al mondo.