La Riserva naturale del Vergari è stata istituita con legge regionale nel comune di Mesoraca, situato nel Crotonese. Questa riserva ha un perimetro specifico che va dalla frazione di Filippa fino alla frazione montana del Villaggio Fratta e si estende in un affascinante e unico contesto presilano del Crotonese. Qui è possibile distinguere ben tre zone fitoclimatiche (Lauretum, Castanetum e Fagetum), tutte caratterizzate dalla presenza di comuni elementi naturalistici di grande valenza ecologica e paesaggistica, tra i più rilevanti dell’intera regione calabrese.
Non solo aspetti naturalistici e ambientalistici, ma anche la storia e le tradizioni artigianali di quest’area contribuiscono a rendere la Riserva del Vergari un luogo di grande valore turistico e produttivo per l’intera regione. La legge regionale che ha permesso questa istituzionalizzazione della Riserva naturale regionale sarà presto modificata ed integrata, al fine di tutelare e valorizzare il patrimonio elevandolo a patrimonio regionale e organizzando l’educazione ambientale necessaria per coinvolgere tutti i calabresi in un processo di rinascita che può passare solo attraverso la consapevolezza del nostro essere cittadini che avevano appieno solo i nostri antenati.
L’architetto Emiliano Cistaro, presidente dell’Associazione Culturale La Maruca, ha sottolineato l’importanza dell’amore sviscerato per il proprio paese e per la Calabria, consapevoli che solo chi vive il territorio tutti i giorni, può valorizzare e raccontare al meglio le bellezze che offre.
La Riserva del Vergari ha una grande rilevanza storica, infatti, Stefano di Bisanzio, conosciuto anche come Stefano Bizantino, farebbe cenno per primo di Reazio e Vergari come corsi d’acqua, che molto dopo il geografo bizantino, vissuto nel VI secolo ed autore di un importante dizionario geografico intitolato Etnica, diedero “giustificazione” alla fondazione dell’attuale Mesoraca.
Le acque del Vergari sono fondamentali per l’uso irriguo nelle campagne di tutto il Crotonese, ed hanno consentito nel passato il funzionamento di antichi mulini per la macinatura del grano e di altri cereali. Il fiume è attraversato da una mulattiera che conduce ancora oggi a Fratta, alle Varrilare, a Montano, a Luta, zone di montagna dove si ricava quel particolare legno che è servito per la tradizionale costruzione di barili, sedie, basti e cesti in una tradizione artigiana che caratterizza il paese.
Il corso d’acqua del Vergari ha naturalmente levigato un luogo ricco di storia ed arte di chiara impronta benedettina che ha tracciato e salvaguardato un panorama bellissimo che queste valli possono ancora oggi regalare.
La creazione della Riserva naturale del Vergari è un importante passo avanti nella salvaguardia e valorizzazione di questo territorio unico nel suo genere. La presenza di tre diverse zone fitoclimatiche (Lauretum, Castanetum e Fagetum) ne fa un vero e proprio paradiso fluviale, caratterizzato da una biodiversità eccezionale e da un paesaggio di grande bellezza.
Ma non solo aspetti naturalistici sono importanti in questa zona: la storia del Vergari e della sua valle è antica e ricca di suggestioni, come dimostrano i resti dell’abbazia cistercense di Sant’Angelo del Frigillo e i numerosi opifici presenti lungo il corso d’acqua. Inoltre, la presenza di una tradizione artigiana legata alla lavorazione del legno, che ha dato vita a oggetti come barili, sedie, basti e cesti, testimonia la grande importanza che questo territorio ha avuto per l’economia locale nel passato.
La creazione della Riserva naturale del Vergari rappresenta un’opportunità unica per tutelare e valorizzare queste bellezze naturali e storiche, promuovendo un turismo sostenibile e di qualità che possa contribuire allo sviluppo dell’intera regione. In questo senso, l’educazione ambientale e la promozione del territorio da parte delle associazioni locali, come l’Associazione Culturale la Maruca, sono fondamentali per coinvolgere i cittadini calabresi e far conoscere al mondo intero le meraviglie di questo angolo di paradiso.