Nevediversa 2024 di Legambiente: dieci pratiche innovative per riscrivere il futuro del turismo montano invernale in risposta alla crisi climatica
Con l’avvicinarsi della Giornata Mondiale della Neve, Legambiente presenta la Nevediversa 2024, una raccolta di dieci best practices mirate a promuovere un turismo montano invernale sostenibile. In un contesto di cambiamenti climatici e crescente insostenibilità dell’innevamento artificiale, l’associazione ambientalista propone soluzioni innovative per riscrivere il futuro del turismo invernale ad alta quota.
L’attuale crisi climatica ha ridotto significativamente le precipitazioni nevose in montagna, portando a una dipendenza sempre maggiore dall’innevamento artificiale. Questa pratica insostenibile impone ingenti consumi di risorse, sia idriche che energetiche. Il Ministero del Turismo destina ingenti finanziamenti agli impianti di risalita, ma Legambiente sottolinea la necessità di rivolgersi al turismo sostenibile montano, spesso trascurato e sottofinanziato.
Nevediversa 2024 presenta dieci esempi virtuosi che dimostrano come sia possibile ridefinire il turismo invernale montano in chiave sostenibile. Dal modello Valle Maira in Piemonte alle iniziative come “Beyond the Snow” a Balme, in provincia di Torino, l’obiettivo è diversificare le attività turistiche, valorizzando l’ambiente naturale, le competenze locali e il patrimonio storico.
Tra gli esempi inclusi, spiccano quelli provenienti dall’Austria e dalla Svizzera, dove stazioni sciistiche come Dobratsch e Monte Tamaro hanno rinunciato agli impianti di risalita, convertendosi con successo a un turismo dolce e sostenibile. L’approccio innovativo del modello Valle dei Cavalieri nel parco nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano e l’associazione Cammina Sila in Calabria dimostrano la varietà di soluzioni adottate in diverse regioni italiane per affrontare la crisi climatica.
Di fronte a questo quadro, Legambiente ribadisce la necessità di stanziamenti più consistenti per il turismo sostenibile montano, chiedendo una maggiore attenzione politica e finanziamenti adeguati. L’associazione evidenzia la disparità di finanziamenti tra gli impianti di risalita e l’ecoturismo, sottolineando l’importanza di un cambiamento di rotta verso un turismo sostenibile, con un focus particolare sulle risorse del Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici (PNACC).
Con il 2023 che è stato l’anno più caldo sulla Terra nell’ultimo secolo e mezzo, Legambiente sottolinea l’urgenza di affrontare la crisi climatica, evidenziando che l’Italia è tra i paesi alpini più dipendenti dall’innevamento artificiale. Nevediversa 2024 si pone come guida per un cambiamento culturale e sociale, offrendo esempi concreti di come il turismo dolce e sostenibile possa essere una risposta efficace alla crisi climatica e alla necessità di preservare le nostre montagne.