Visitare l’ex stabilimento Florio nell’isola di Favignana, è stata un’esperienza esaltante. La guida ufficiale dell’associazione “Le Città Visibili”, l’architetto Giuseppe Battaglia, ha illustrato, con il consueto stile chiaro ed essenziale, come funzionasse la tonnara.
La tonnara dell’ex stabilimento Florio di Favignana
Per quaranta giorni, ogni anno e fino al 2007, i pescatori dell’isola erano impegnati, al comando di un uomo solo, il rais, a compiere un faticosissimo lavoro. Quasi un rito per soli iniziati! “Mai avremmo creduto possibile di appassionarci tanto ai tonni!” dichiarano dall’associazione.
All’interno della struttura, l’associazione Le Città Visibili ha seguito, con grande interesse, la spiegazione delle varie fasi di lavorazione del pesce. “Era – dichiara l’associazione – come se l’antico edificio di fine Ottocento risuonasse ancora di voci e fosse impregnato di vita, colori e movimento”.
Sul set della serie tv “I Leoni di Sicilia”: tratto dal romanzo di Stefania Auci
Proprio nei giorni della visita de “Le Città Visibili”, nello stabilimento c’era allestito il set per la realizzazione di una serie tv. La serie è tratta dal primo romanzo di Stefania Auci sui Florio, dal titolo “I Leoni di Sicilia”, con la regia di Paolo Genovese. Presente un cast ragguardevole (Donatella Finocchiaro, Miriam Leone, Michele Riondino).
La serie, girata prevalentemente in Sicilia, tra Marsala, Trapani e Palermo, prevede anche alcune scene girate a Favignana.
Grande lo stupore dei soci di Città Visibili nell’imbattersi in tante sagome di tonni. Tutte a grandezza naturale, più veri del vero, ancora freschi di pittura e appesi a testa in giù, che sono stati molto fotografati.
I Florio: una famiglia di Bagnara Calabra
I Florio, una famiglia di Bagnara Calabra (valore aggiunto per un gruppo di visitatori calabresi) è riuscita a creare un impero economic. Tutto è partito da un magazzino di spezie a Palermo! Sono stati magistralmente descritti dalla Auci, scrittrice trapanese.
I fratelli Paolo e Ignazio Florio raggiunsero Palermo nel 1799. Rischiando e osando, finirono a lavorare nell’industria del tonno conservato sott’olio.
Diversificarono i loro interessi. Dal commercio dello zolfo all’acquisto di case e terreni dai nobili palermitani decaduti, dai cantieri navali al marsala e alla ceramica. Con lo stabilimento e la lavorazione del tonno sono diventati una leggenda.
Sbarco a Favignana: amore a prima vista per lo stabilimento Florio realizatto nel 1878
Appena sbarcati a Favignana ci si imbatte subito nella vista dello stabilimento. Questo è stato realizzato nel 1878 dall’architetto Giuseppe Damiani Almeyda per volontà dei Florio. I Florio quattro anni prima avevano acquistato l’intero arcipelago delle Egadi.
Dello stesso architetto è il progetto del palazzo dove risiedeva la famiglia, trascorrendovi lunghi periodi di vacanza, circondata dal lusso e da ospiti di riguardo. I Florio erano venerati, a Favignana. Datori di lavoro illuminati e attenti alle esigenze dei dipendenti, crearono persino una nursery aall’interno dello stabilimento. Questo per permettere alle lavoratrici madri di accudire i propri neonati.
Allorché i Florio sbarcarono nell’isola dal loro yacht, il Sultana, ricevettero una accoglienza piena di entusiasmo dalla popolazione. Questo perché gli abitanti erano grati del lavoro che avrebbero potuto svolgere e trattati con grande gentilezza e generosità da tutta la famiglia di industriali.
Ex stabilimento Florio di Favignana: dagli anni ’90 aperto ai turisti
Restaurata negli anni Novanta, la bella struttura dello stabilimento accoglie moltissimi turisti e iniziative culturali. Giungendo a Favignana i soci de le Città Visibili, come i Florio, hanno ricevuto una grande accoglienza ed estrema cortesia. Il tutto ha reso la visita de “Le Città Visibili” davvero memorabile, a detta dell’associazione.
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