Un viaggio musicale imperdibile quello che il Quartetto d’Archi Mirus terrà Venerdì 9 Ottobre, alle ore 18:00, nella Sala Concerti di Palazzo De Nobili. Un’ennesima dimostrazione delle scelte effettuate dall’Associazione Amici della Musica di Catanzaro, aderente ad AMA Calabria.
«Gli obiettivi dell’Associazione Amici della Musica – dichiara la presidente Daniela Faccio – sono quelli di poter ascoltare dal vivo le più belle pagine della musica classica e, al tempo stesso, di far conoscere gli straordinari interpreti che ospitiamo. Una scelta che, anche quest’anno, nonostante le numerose difficoltà, ci sta premiando, regalandoci molteplici soddisfazioni».
Il Quartetto d’Archi Mirus composto da FedericaVignoni e Massimiliano Canneto, al violino, da Riccardo Savinelli, alla viola, e Luca Bacelli, al violoncello, si è costituito nel settembre 2008 da parte di componenti dell’Orchestra Mozart, con sede a Bologna, fondata e diretta da Claudio Abbado.
Ha partecipato al Festival Internazionale del Quartetto di Reggio Emilia e ha ottenuto il primo riconoscimento all’estero con la premiazione al Concorso di Musica da Camera “B.Pergamenschikow”. Nel 2012 viene invitato a far parte dell’ECMA – European Chamber Music Academy e nel 2013 è finalista al Concorso Internazionale di Musica da Camera Premio “V.Gui” di Firenze.
Nel 2009 ha debuttato al Bologna Festival e da quel momento si è esibito presso numerose istituzioni italiane ed estere. Nel 2013 viene coinvolto da Mario Brunello per l’esecuzione del Quartettsatz e della versione cameristica della Quarta Sinfonia di Mahler presso l’Antiruggine di Castelfranco Veneto e nel concerto inaugurale di Musica Insieme 2014 di Bologna.
Un repertorio, quello che il Quartetto d’Archi Mirus presenteràa Catanzaro, di indubbio valore appartenente a compositori come Igor Stravinskij, Karol Szymanowski e Felix Bertholdy Mendelssohn. Il Concertino per Quartetto d’Archi di Igor Stravinskij, scritto nell’estate del 1920, per il ruolo nettamente solistico che ricopre il violino. Il brano è stato composto in un solo movimento che lo setsso autore definì «realizzato in forma libera di allegro di sonata»
The String Quartet n. 2 Op. 56 di Karol Szymanowski si apre con un tema sospeso su violino e violoncello che richiama Ravel. Nonostante tutto, il compositore riesce a condurci in un mondo suo. L’opera, composta da tre movimenti, si sviluppa su un archetipo dinamico o un ideale drammatico.
Con il Quartetto per Archi n. 2 in La minore op. 13 il diciottenne Felix Bartholdy Medhelssohn si confrontò con l’eredità beethoveniana, coniugandola con le proprie precedenti conquiste sul piano tecnico e stilistico, che matureranno in seguito nel capolavoro dell’Ottetto op. 20. Con il Quartetto op. 13 Mendelssohn abbandona l’articolazione più classica per affrontare una forma molto più flessibile.