In scena due produzioni del Centro Teatrale Meridionale: il 18 agosto Debora Caprioglio con “Callas D’Incanto” e il 19 agosto Giuseppe Argirò con “Statale 106”
In Calabria il teatro riprende lo spazio che merita, con il cartellone estivo della XXIX Stagione Teatrale della Locride 2019-2020, messa a punto dal Centro Teatrale Meridionale, diretto da Domenico Pantano.
La rassegna prosegue con due produzioni CTM di valore elevatissimo, che andranno in scena in una location d’eccezione: il chiostro della corte del Palazzo di Città, nel centro di Locri.
“Callas D’Incanto”, martedì 18 agosto, alle ore 21.30. Scritto e diretto da Roberto D’Alessandro, lo spettacolo racconta la storia di Bruna, fedele governante della grande Maria Callas, al suo servizio dal 1953 al 1977. Il mito del soprano rivive così nei racconti e nei ricordi di chi le è stata a fianco per quasi venticinque anni. A vestire i panni di Bruna, un’attrice straordinaria: Debora Caprioglio. Luci e fonica sono di Gabriele Neri e il direttore di palcoscenico è Ludovica Costantini.
Bruna rappresenta la semplicità, la quotidianità, quella contingenza davanti alla quale non è possibile valutare il genio, del quale tuttavia si avverte la statura, del quale si venera l’immensità di pensiero, la vastità delle imprese. Così ascoltiamo la storia che ci racconta e ci troviamo a spiare quasi con vergogna i palpiti di quel cuore, la sua felicità, il suo tormento, tutta la tristezza del mondo.
Mercoledì 19 agosto, sempre alle 21.30, sarà la volta di “Statale 106” La strada delle storie tra mito e satira. Sul palco l’attore, regista e drammaturgo Giuseppe Argirò.
Lo spettacolo è un viaggio verbale che narra la Calabria come una terra segreta, arcana, in cui convivono figure e personaggi senza tempo. La narrazione scenica, scelta da Argirò, diventa allo stesso tempo mito classico e storia contemporanea. Un testo drammaturgicamente forte, dove passato e presente si confrontano e si fondono in una rappresentazione magistrale della condizione umana.
«Per me la 106 Ionica – dice Argirò – conosciuta come la strada della morte, è un pretesto per raccontare il potere e i suoi abusi, di cui ognuno di noi è vittima: dal mito a oggi, il teatro è l’unica forma d’arte veramente democratica perché è un evento dal vivo che non può incorrere in una censura preventiva».
Il ricco cartellone della XXIX Stagione Teatrale della Locride 2019-2020 proseguirà con “Napoli in frack”, “Il re nel pollaio”, “La pazzia di Orlando”, “Odissea Penelope”, “L’infinito Giacomo”, “L’asino d’oro” e “Arianna nel labirinto”.
In questi giorni, invece, il pubblico calabrese, potrà assistere alla straordinaria interpretazione di Cristina Borgogni in “Medea” da Euripide, reduce del grande successo al Festival Dionisiache di Segesta. Lo spettacolo, diretto dalla stessa Borgogni, è prodotto dal Centro Teatrale Meridionale; tra i protagonisti, Paolo Lorimer e Domenico Pantano, insieme agli attori Simone Coppo e Ludovica Di Donato. Le tappe sono: Venerdì 14 agosto al Castello di Ardore, Sabato 15 agosto a Locri alla Corte del Palazzo di Città, e Domenica 16 agosto a Gioiosa Ionica alla Villa Romana del Naniglio e Lunedì 17 agosto a Gerace in piazza delle Tre Chiese.