Brunori SAS torna con un nuovo tour: Il 5 aprile concerto al PalaCalafiore di Reggio Calabria

Brunori SAS tour 2020

Il tour partirà a marzo e vedrà Dario Brunori esibirsi nei maggiori palazzetti di tutta Italia. Il nuovo singolo “Al di là dell’amore” da giovedì 19 settembre sulle piattaforme digitali

Farà tappa anche al PalaCalafiore di Reggio Calabria il tour 2020 di Brunori SAS.

Lo rende noto la Esse Emme Musica che organizza il concerto del cantautore calabrese in programma il prossimo 5 aprile in riva allo Stretto.

Il tour partirà a marzo e vedrà Dario Brunori esibirsi nei maggiori palazzetti di tutta Italia, con una serie di concerti che gli permetteranno, dopo il trionfale tour nei teatri del 2017, di incontrare nuovamente il pubblico con la sua poesia, la leggerezza, l’autorevolezza musicale e il senso dell’ironia che da sempre lo contraddistinguono.

Nel frattempo, in attesa di tornare prossimamente sulla scena con un nuovo album, a quasi tre anni dall’uscita di A casa tutto bene, l’album certificato platino che ha conquistato pubblico e critica, Brunori SAS è pronto a debuttare con il suo nuovo singolo “Al di là dell’amore”, da giovedì 19 settembre sulle piattaforme digitali e in radio da venerdì 20 settembre. Si tratta di una canzone universale, con un suono granitico e potente, senza rinunciare alla forza delle sue parole che tanto raccontano della sua anima introspettiva, diretta e sincera.

“Al di là dell’amore” è un canto etico e poetico a tre voci che, partendo da una riflessione sociale, si interroga sulla sempiterna contesa fra ciò che pensiamo sia Bene e ciò che pensiamo sia Male. La stessa struttura del testo è costruita come un alternarsi di stati d’animo in attrito, seppur armoniosi. Il primo canto, quello delle strofe, è un disincanto, un ribollire di sarcasmo spazientito, amarezza e rimpianto. Un’invettiva d’impulso contro quella parte di umanità che sembra aver perso per strada i suoi connotati fondamentali. Il secondo, quello dei ritornelli, è la voce di una saggezza antica che invita alla riflessione, al prendere distanza senza distacco, a guardare le cose da una prospettiva più ampia, panoramica, un invito a lavorare anzitutto su se stessi piuttosto che limitarsi a scagliare ogni volta la prima pietra. L’esortazione finale “difendimi al di là dell’amore” si libra sopra i versi precedenti come una specie di preghiera laica. Il tentativo di sintetizzare in quattro parole un’etica intuitiva appannaggio di tutti, che prescinda dai torti e dalle ragioni, dalle ideologie, dai singoli punti di vista. Un comandamento d’amore espresso al di là dell’amore stesso.