Dopo le ammissioni di Baudo e Ippoliti, il Codacons protesta per la vittoria rubata a Mia Martini
Non guardate Sanremo! E così il Codacons getta un’ombra di sospetto sul Festival della canzone italiana. Dopo l’esposto per riaprire il caso della “vittoria rubata” a Mia Martini, ecco che parte una protesta che ha del clamoroso. Uno sciopero del telecomando che ha il sapore del boicottaggio nei confronti della kermesse musicale dell’anno.
Protesta che parte proprio dalla Calabria, luogo di nascita dell’indimenticata artista Mia Martini, deufraudata, secondo quanto espone il Codacons, della vittoria nell’edizione del 1992.
Abbiamo le prove che la classifica finale di quell’edizione del festival fu modificata – sostiene Francesco Di Lieto – proprio per non assegnare la vittoria a Mia Martini. A conferma di quanto sosteniamo, ci sono le testimonianze di Loredana Bertè, Pippo Baudo e Gianni Ippoliti, pronti a confermare che la grande Mia Martini aveva vinto il festival. In attesa di ricevere copia degli esiti delle votazioni, dei verbali di voto e di tutti gli atti utili relativi al festival del 1992 – prosegue la nota del Codacons – invitiamo i Calabresi, già da questa sera ad uscire di casa, a leggere un libro, a far di tutto … tranne che guardare Sanremo. Spegnere la Tv è l’unico modo che abbiamo per protestare contro gli inganni televisivi e rivendicare giustizia. Un debito che – conclude Di Lieto – abbiamo nei confronti di Mia Martini e che potrà essere onorato solo attraverso il riconoscimento di un sopruso commesso ai danni dell’interprete di Bagnara.