Drupi: il cantautore che ha segnato un’epoca
Durante un’intervista radiofonica nel programma “Saluti e Baci” su Radio Catanzaro Centro, Drupi ha aperto il suo cuore ai fan, condividendo riflessioni profonde e aneddoti preziosi sul suo percorso artistico e la sua vita personale. In un momento di autenticità e sincerità, ha anche svelato i dettagli del suo ultimo lavoro, l’album “Ho sbagliato secolo”. Questa esperienza, carica di emozioni e autenticità, ha arricchito ulteriormente il ritratto di un artista completo e appassionato, regalando ai suoi seguaci un’occasione unica di avvicinamento alla sua arte e alla sua persona.
La storia di Drupi: dalle rive del lago alle vette della musica
Drupi, l’anima melodica di Giampiero Anelli, ha attraversato i decenni come un fiume in piena, portando con sé le emozioni di intere generazioni. La sua storia, fatta di successi, incontri fortuiti e passione per la musica, è un racconto avvincente che ha incantato non solo l’Italia, ma anche il panorama musicale europeo e latinoamericano.
Il viaggio di Drupi nell’universo della musica inizia con un 45 giri sotto l’etichetta della Ariston Records, un piccolo seme che presto germoglierà in un albero maestoso. “Che ti costa” e “Plenilunio d’agosto”, quest’ultima con suggestioni beethoveniane, sono le prime note che lanciano Drupi nel firmamento musicale. Ma è con “Vado via”, scritta da Enrico Riccardi e Luigi Albertelli, che Drupi calca le scene del Festival di Sanremo del 1973, lasciando un’impronta indelebile nonostante la classifica finale.
La svolta arriva inaspettata, durante un incontro sulle rive del lago di Caldonazzo con Silvano Rossi. La partecipazione a una gara di pesca acrobatica si trasforma in un evento epocale quando il brano “Vado via”, sostenuto dal sostegno di Rossi, balza in cima alle classifiche, conquistando l’Italia e oltrepassando i confini nazionali fino a raggiungere il cuore della Francia. È qui che Drupi incide la sua unica canzone in francese per il film di Philippe Labro, “Le hasard et la violence”.
Segue un fiume in piena di successi: da “Rimani” a “Piccola e fragile”, da “Sereno è” a “Due”, trionfatore al Festivalbar del 1975. Il palcoscenico del Festival di Sanremo diventa il suo regno, dove Drupi incanta il pubblico con “Sambariò” nel 1976 e con “Soli” nel 1982, quest’ultimo frutto della collaborazione con i New Trolls. Ma è nel 1984 che Drupi raggiunge l’apice della sua carriera con “Regalami un sorriso“, un inno alla gioia arrangiato da Tony Hymas dei Ph.D. e prodotto da Victorio Pezzolla per la WEA Italiana, un successo che lo consacra definitivamente nell’olimpo della musica italiana.
Le sue successive apparizioni a Sanremo, da “Fammi volare” nel 1985 a “Era bella davvero” nel 1988, testimoniano la sua costante presenza nel panorama musicale italiano. Ma Drupi non si ferma qui: album dopo album continua a tessere la sua tela musicale, sfidando il tempo e le mode passeggere. “Un uomo in più” nel 1992 e “Voglio una donna” nel 1995 sono solo alcuni dei tasselli di un mosaico musicale che continua a sorprendere e incantare.
Fuori dal palcoscenico, Drupi ha costruito un legame indissolubile con il pubblico dell’Europa dell’est, dove le sue esibizioni hanno superato persino le leggende viventi come Elton John. A Praga, sulla storica Piazza della Città Vecchia, Drupi si è esibito in un concerto memorabile, entrando a far parte di una ristretta cerchia di artisti che hanno calcato quel palcoscenico, accanto ai mitici Rolling Stones.
Drupi presenta ‘Ho Sbagliato Secolo’
Durante un’intervista esclusiva su Radio Catanzaro Centro, Drupi ha svelato i dettagli del suo nuovo album, “Ho sbagliato secolo”. Questo lavoro segna un momento significativo nella carriera del cantante pavese, essendo il suo diciannovesimo album e il primo doppio nella sua prolifica discografia.
Nel primo disco dell’album, Drupi presenta undici brani inediti, inclusa la traccia che dà il titolo all’intero lavoro. Nel secondo disco, invece, troviamo undici dei suoi brani più celebri, offrendo ai suoi fan un viaggio attraverso i successi che hanno caratterizzato la sua carriera.
All’interno del CD, il booklet ospita un affascinante disegno di Giovanni Ticci, raffigurante Tex Willer in compagnia di un Drupi vestito da indiano, in un omaggio affettuoso al leggendario creatore di Tex, Gianluigi Bonelli, accompagnando la toccante traccia “La storia di Gianluigi B.”.