Dopo l’inaugurazione con Aymée Nuviola, il festival continua con due eventi imperdibili: un tributo in anteprima nazionale a Chick Corea, arricchito da storie e aneddoti, e il concerto ‘Mater’, che celebra il culto della Dea Madre attraverso una fusione di jazz
Il Festival d’Autunno continua a brillare nel panorama musicale italiano, con un fine settimana dedicato al grande jazz che promette emozioni e sorprese. Dopo l’apertura di venerdì 11 ottobre con l’esibizione di Aymée Nuviola e il suo nuovo progetto Timba Jazz, il festival si prepara a ospitare artisti di fama internazionale, come fortemente voluto dal direttore artistico Antonietta Santacroce.
Sabato 12 ottobre, il programma del festival si articolerà in tre eventi imperdibili. Si inizierà alle 18:00 al Chiostro del Complesso Monumentale San Giovanni con il debutto in anteprima nazionale di “Chick Corea: a Spanish heart”. Questo tributo al leggendario pianista, recentemente scomparso, è una coproduzione del Festival d’Autunno insieme all’Amersfoort Jazz Festival e al Sicilia Jazz Fest. La performance, concepita da Fabio Iannino e Salvatore Bonafede, sarà un viaggio nella musica e nella vita di Corea, arricchita da storie e aneddoti.
L’ensemble orchestrale, guidato dal pianista e compositore Salvatore Bonafede, porterà in scena brani di Chick Corea, accompagnati da testi originali scritti in parte da lui stesso e in parte da Iannino. A completare l’ensemble, ci saranno Laura Sfilio come narratrice e cantante, Giuseppe Urso alla batteria, Germano Seggio alla chitarra, Alessandro Laura al sax e Tommaso Lannino al pianoforte.
La serata continuerà alle 21:00 al Teatro Politeama con “Mater”, un concerto unico che vedrà esibirsi tre artisti di rilevanza mondiale: il leggendario percussionista indiano Trilok Gurtu, il pianista cubano Omar Sosa e la versatile Maria Pia De Vito, una delle voci più apprezzate della musica italiana. Il concerto si ispirerà al culto della Dea Madre, mescolando jazz, world music e influenze etniche.
Maria Pia De Vito ha spiegato che l’idea di “Mater” nasce dalla necessità di riconoscere il ruolo fondamentale delle donne nel mondo. “Senza madri non ci sarebbe nessuno di noi“, ha sottolineato Sosa, e la fusione delle loro tradizioni — cubana, napoletana e indiana — rappresenta un omaggio alla fertilità e alla creatività.
De Vito ha aggiunto che esiste un legame profondo tra queste tradizioni, rintracciabile in varie divinità e culti, come le Orishas cubane e la Madonna nera. “È un momento importante per parlare di parità di genere, soprattutto in un periodo segnato da eventi tragici come i femminicidi e le guerre”, ha commentato.
Il concerto sarà preceduto alle 19:30 da un incontro con Omar Sosa e Maria Pia De Vito, aperto a chi ha acquistato il biglietto. Sarà un’opportunità per approfondire il mondo della world music e del jazz. De Vito ha promesso un evento ricco di divertimento e improvvisazione, mentre Sosa ha sottolineato come il jazz possa unire diverse tradizioni musicali.
Con tre eventi di questa portata, il Festival d’Autunno si conferma un appuntamento imperdibile per gli amanti del jazz e della musica di qualità, portando sul palco talenti straordinari e produzioni originali. Non resta che attendere il 12 ottobre per vivere una serata di grande musica e cultura.
LEGGI ANCHE: XXII Festival d’Autunno: un trionfo con “Turandot” tra applausi e standing ovation