Il 28 gennaio al Teatro Cilea di Reggio Calabria, l’1 febbraio al PalaMilone di Crotone
Farà tappa anche in Calabria lo show con le musiche di Luciano Ligabue “Balliamo sul mondo”. Lo spettacolo, diretto da Chiara Noschese, andrà in scena i prossimi 28 gennaio al Teatro Cilea di Reggio Calabria e 1 febbraio al PalaMilone di Crotone. Entrambe le date sono organizzate dalla Esse Emme Musica.
Fresco del debutto in questi giorni al Teatro Nazionale Che Banca! di Milano, lo spettacolo musicale è tutto italiano, con una storia inedita e originale, un gruppo di grandi voci, una storia che fa battere il cuore: nato da un’idea di Matteo Forte (managing director Stage entertainment Italy) e Roberto Razzini (managing director Warner chappell music), porta la firma di Chiara Noschese alla regia e al testo originale, cui ha contribuito lo stesso Ligabue. I 13 protagonisti lungo 2 atti e 20 canzoni del Liga, si raccontano e cantano nell’arco di un decennio da un Capodanno all’altro, da quello alla soglia della maturità a quello dell’età adulta, 10 anni dopo. Le vite dei 13 protagonisti s’intrecciano, scandite dai più grandi successi di Luciano Ligabue, da “Certe Notti” a “Non è tempo per noi”, da “Tra palco e realtà” a “Urlando contro il cielo” e tante altre, tra cui ovviamente “Balliamo sul mondo”, la storica hit che dà il titolo al musical.
Capodanno 1990: una comitiva di amici si riunisce, come ogni giorno, al Bar Mario per festeggiare l’arrivo del primo anno da maggiorenni. Progetti, speranze, amori, passioni ma anche incertezze, paure e vecchi rancori, s’incrociano sullo sfondo della grande festa. La promessa di ritrovarsi 10 anni dopo nello stesso giorno è l’unico modo per rendere meno tragica e dolorosa la consapevolezza che niente dopo quella notte resterà uguale. È il momento di diventare adulti. Il decennio che segue cambierà la vita di ognuno, riservando a ciascuno di loro percorsi e realtà inaspettate. Malgrado tutto, la promessa viene mantenuta. Capodanno 2000: sarà difficile per il gruppo rimettere insieme i pezzi, eppure, ritrovarsi e ricostruire insieme, diventa inaspettatamente l’unica salvezza per tutti… “Perché dopotutto, nella vita, non è obbligatorio essere eroi”.