Cristina Mantis e il suo “Kalavría”: un viaggio nella Calabria del mito e della memoria
Nel contesto del Magna Graecia Film Festival (MGFF), abbiamo avuto il piacere di incontrare e intervistare Cristina Mantis, regista di origine calabrese, in occasione della presentazione del suo docu-film “Kalavría” nella sezione “Sguardi di Calabria”. La Mantis, con passione e orgoglio, ha descritto la Calabria come un territorio capace di parlare al mondo, divenendo un simbolo universale per tutti i Sud del pianeta.
Un viaggio tra passato e presente
“Kalavría” racconta la storia di un naufrago, privo di memoria, che approda sulle coste calabresi. Inizia così un viaggio attraverso luoghi carichi di storia e miti, dove personaggi sia reali che mitologici lo accolgono con la loro umanità. Il film esplora una Calabria inedita, dove il passato e il presente convivono in armonia, svelando un sud del mondo intriso di leggende e verità storiche. La pellicola si ispira agli studi dello storico tedesco Armin Wolf, che ipotizza che Ulisse abbia fatto il suo ultimo passaggio proprio in Calabria prima di tornare a Itaca.
Una Calabria da riscoprire
Cristina Mantis ha descritto il suo lavoro come un “viaggio intimo e nomade”, punteggiato dalle visioni del protagonista che si materializzano nell’umanità variegata e speciale che incontra lungo il cammino. Il protagonista, interpretato dall’intenso Ivan Franek, diventa un Ulisse contemporaneo, risvegliato alla foce del fiume dove il mitico eroe greco si destò. Qui, tra incontri con figure come Circe e Penelope, il naufrago riscopre la propria identità e la profondità storica e culturale della Calabria.
Tra realtà e mito
Il film è una produzione fortemente voluta da Agnese Ricchi di Ganesh Produzioni, Domenico Pantano per il Centro Teatrale Meridionale e Mario Mazzarotto per Movimento Film, realizzata con il sostegno del Ministero della Cultura e della Fondazione Calabria Film Commission. Tra i partecipanti spiccano il cantante e compositore greco Alexandros Hahalis, il cantante griot Badara Seck, le attrici Agnese Ricchi e Cristina Golotta, e lo scrittore Gioacchino Criaco.
Un ritorno alle origini
La regista ha sottolineato come “Kalavría” non sia né un film né un documentario in senso stretto, ma una narrazione che va oltre i generi, con splendide immagini paesaggistiche che fungono da protagoniste evocative. La storia di Ulisse, che ha perso la memoria e vaga alla ricerca di se stesso, diventa un’allegoria del viaggio umano alla riscoperta delle proprie radici e della propria identità. Emblematico è l’incontro con Badara Seck nell’accampamento di San Ferdinando, un migrante/griot che simboleggia la condizione dell’esule e del nomade in cerca di se stesso.
Cast e Produzione
- Regia: Cristina Mantis
- Cast: Ivan Franek, Agnese Ricchi, Badarà Seck, Alexandros Hahalis, Domenico Pantano, Gioacchino Criaco
- Anno di Produzione: 2024
- Paese di Produzione: Italia
- Durata: 91′
- Produzione: Ganesh Produzioni, Centro Teatrale Meridionale, Movimento Film
- Sceneggiatura: Cristina Mantis con la collaborazione di Agnese Ricchi
- Musiche: Alexandros Hahalis e Cataldo Perri
- Montaggio: Cristina Mantis con la collaborazione di Roberto Missiroli
- Fotografia: Fabio Olmi
- Costumi: Maria Angela Rotundo
Recensione di “Kalavría”
“Kalavría” è un’opera affascinante che cattura l’essenza della Calabria attraverso un racconto che fonde mito e realtà. Cristina Mantis offre una visione poetica e potente di una terra intrisa di storia e cultura, dove il protagonista, interpretato da Ivan Franek, compie un viaggio di riscoperta personale e collettiva. Le performance degli attori sono intense e autentiche, con Agnese Ricchi e Badara Seck che aggiungono profondità al film.
La cinematografia di Fabio Olmi cattura magistralmente i paesaggi mozzafiato della Calabria, creando un’atmosfera evocativa che arricchisce la narrazione. La colonna sonora di Alexandros Hahalis e Cataldo Perri completa l’opera, trasportando lo spettatore in un viaggio sensoriale che esalta la bellezza e la storia di questa regione.
“Kalavría” non è solo un film, ma un’esperienza visiva e emotiva che invita a riflettere sulle proprie radici e sull’importanza del passato per comprendere il presente. È un tributo alla Calabria, alle sue genti e alla sua straordinaria eredità culturale.
“Kalavría” di Cristina Mantis è un capolavoro che celebra la grandezza della Calabria, capace di parlare al mondo attraverso le sue storie e i suoi miti, offrendo uno sguardo profondo e appassionato su una terra che continua a incantare e ispirare.
PLAYLIST DI CALABRIA MAGNIFICA: Magna Graecia Film Festival
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