Lamezia Terme ospita “Il nuotatore di Auschwitz” con Raoul Bova

Raul Bova
Raul Bova

Con “Il nuotatore di Auschwitz”, Raoul Bova porta sul palcoscenico la straordinaria e commovente storia di Alfred Nakache, un campione di nuoto ebreo deportato ad Auschwitz

Il 22 e 23 novembre, AMA Calabria porta in scena uno spettacolo che toccherà il cuore di tutti i presenti. Raoul Bova, protagonista del dramma storico Il nuotatore di Auschwitz, farà tappa al Teatro Grandinetti Comunale di Lamezia Terme e al Teatro Comunale di Catanzaro, con uno spettacolo che promette di emozionare e far riflettere sul lato oscuro della Storia. Le due rappresentazioni inizieranno alle ore 21, e l’evento è patrocinato dall’Assessorato alla Cultura della Regione Calabria – Settore Teatro.

La pièce, ispirata alla vera storia di Alfred Nakache, racconta la drammatica esperienza di un uomo che ha affrontato l’orrore dei campi di concentramento nazisti, tentando di sfidare la morte attraverso la sua passione per il nuoto. Un tema potente, che mescola sofferenza, resistenza e speranza. L’attore Raoul Bova, con la sua magnetica presenza scenica, dà vita a un personaggio complesso e straordinario, un campione di nuoto ebreo che, nonostante il suo record mondiale, viene deportato ad Auschwitz durante la Seconda Guerra Mondiale.

Il direttore artistico di AMA Calabria, Francescantonio Pollice, ha espresso il suo orgoglio per questo evento, sottolineando l’importanza culturale e storica dello spettacolo. «Dopo il successo di Il Calamaro Gigante, è un onore ospitare un’opera che esplora temi così profondi e significativi. Siamo felici di aver coinvolto Raoul Bova, un attore che ha sempre saputo affrontare con grande sensibilità ruoli complessi ed emotivamente coinvolgenti», ha dichiarato Pollice.

La storia di Nakache, che continua ad allenarsi nonostante le atrocità del campo di concentramento, viene raccontata con la regia di Luca De Bei, capace di dare nuova vita a un pezzo di storia troppo spesso dimenticato. Il nuotatore si allenava nell’acqua gelida di un bacino, recuperando oggetti lanciati dai soldati, un atto simbolico di resistenza fisica e mentale. La forza e la determinazione del protagonista, affrontate con grande sensibilità da Bova, rendono lo spettacolo coinvolgente e adatto a un pubblico di ogni età.

Il nuotatore di Auschwitz non è solo un racconto di sofferenza, ma anche di speranza e resilienza, un invito a non dimenticare le atrocità della Seconda Guerra Mondiale e a non abbassare mai la guardia contro la barbarie. Con questo spettacolo, AMA Calabria aggiunge un nuovo tassello alla memoria collettiva, invitando i suoi spettatori a riflettere su un periodo buio della nostra Storia, che non può e non deve essere dimenticato.