“Le Parole Perdute” delle radio libere rivivono a Teatro

Paolo Giura e Luigi Grandinetti celebrano le radio degli anni ’70 e ’80

LAMEZIA TERME, 2 GIU 2024 – Sabato primo giugno, il Teatro Grandinetti di Lamezia Terme ha ospitato un evento straordinario che ha riportato alla luce un pezzo affascinante della storia italiana: “Le Parole Perdute”, uno spettacolo ideato e condotto da Paolo Giura e Luigi Grandinetti. La serata è stata dedicata alle radio libere, un fenomeno che negli anni ’70 e ’80 ha rivoluzionato il panorama mediatico del paese.

Una Serata di memorie e passioni

Paolo Giura, giornalista di lunga esperienza, ha debuttato con questo nuovo progetto che racconta la storia delle radio libere italiane. Insieme a Luigi Grandinetti, anch’egli autore e protagonista dello spettacolo, hanno intrattenuto il pubblico con racconti e aneddoti, ricreando l’atmosfera unica delle radio libere degli anni ’70 e ’80. Le radio libere erano nate come una risposta spontanea alla necessità di espressione in un’epoca caratterizzata da forti tensioni sociali e politiche, offrendo uno spazio di libertà dove prima c’era solo censura.

Gli ospiti speciali: testimonianze esclusive dalle Radio libere

Numerosi ospiti hanno impreziosito la serata con le loro testimonianze. Ruggero Pegna ha aggiunto: “Le radio libere sono state fondamentali nella diffusione di idee nuove e nella promozione di artisti emergenti. Facendo radio, ho avuto la possibilità di condurre diversi programmi, che mi hanno aiutato a crescere professionalmente, e consiglio a tutti di fare questa esperienza. Ricordo anche l’importanza dei vinili e del panno antistatico. Molti di noi hanno iniziato proprio grazie a queste esperienze, e poi si sono realizzati in maniera differente. Anche io ho fatto parte di questo mondo, e ne sono orgoglioso.”

Lino Polimeni ha ricordato con emozione gli inizi difficili e le sfide tecniche affrontate. Ha iniziato nel ’78, raccontando il territorio e svolgendo fin da subito l’attività in modo professionale. Ha menzionato con orgoglio Telereggio, la prima televisione via cavo, che era competitiva con TeleBiella.

Alberto Barbuto ha elogiato il coraggio di chi, nonostante le difficoltà, continuava a trasmettere e ha sottolineato l’impatto sociale delle radio libere e la loro capacità di unire le persone.

MariaRosaria Bazzano ha parlato della comunità che si era formata attorno a queste emittenti, mentre Nadia Donato ha raccontato la sua esperienza come una delle prime voci femminili al microfono.

La lotta per la libertà di espressione

Il conduttore Gimmy Tranquillo, architetto e giornalista della redazione di Controradio di Firenze, ha dichiarato durante la serata: “In questa occasione va sottolineato il contesto politico dell’epoca. Le radio libere erano spesso osteggiate dal governo italiano, che cercava di limitarne l’attività con varie leggi. Nonostante ciò, queste emittenti hanno giocato un ruolo cruciale nella lotta per la libertà di espressione, offrendo un’alternativa ai media tradizionali e permettendo ai cittadini di partecipare attivamente alla vita politica e culturale del paese.

Un tuffo nel passato

Lo spettacolo non è stato solo un viaggio nel tempo, ma anche un momento di riflessione sull’evoluzione della comunicazione e dell’informazione. Attraverso racconti inediti e divertenti, Giura e Grandinetti hanno mostrato cosa succedeva dietro le quinte delle radio libere negli anni ’80: dai programmi di dediche e saluti, all’importanza delle telefonate in diretta, dalle soluzioni creative per insonorizzare gli studi con le uova, fino alla moda del momento in cui tutti volevano fare radio.

Un successo di pubblico

Le Parole Perdute” è stato un grande successo, attirando non solo operatori del settore ma anche curiosi e nostalgici ascoltatori di un tempo. L’evento ha stimolato dibattiti e scambi di opinioni tra il pubblico, creando un momento di condivisione e riflessione sulla storia delle radio libere e sulla loro eredità culturale.

L’eredità delle Radio Libere

Lo spettacolo ha dedicato particolare attenzione alle radio che hanno fatto storia a Lamezia Terme, città di grande importanza per Giura e Grandinetti ed è stato un omaggio a tutti coloro che hanno contribuito a creare un panorama mediatico più libero e democratico, un’eredità che continua a vivere ancora oggi nell’era digitale.

“Le Parole Perdute” ha offerto al pubblico un’occasione unica per riscoprire e celebrare un capitolo importante della storia italiana, rendendo omaggio a quei pionieri che, con passione e determinazione, hanno dato voce a un’intera generazione.

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