Peppe Barra in concerto al Politeama di Catanzaro con un viaggio musicale tra tradizione e modernità, celebrando 80 anni di carriera tra poesia, tammurriate e grandi classici napoletani
CATANZARO, 17 FEB 2025 – Catanzaro si prepara ad accogliere un evento imperdibile per gli amanti della musica e della cultura partenopea. Sabato 22 febbraio, il Teatro Politeama ospiterà il concerto di Peppe Barra, artista poliedrico che con il suo spettacolo Un’età certa celebrerà i suoi 80 anni di carriera, regalando al pubblico un viaggio emozionante tra le radici musicali di Napoli.
L’evento rientra nella rassegna Musica & Cinema, curata dalla Sovrintendente Antonietta Santacroce, e promette di essere un’esperienza unica, capace di intrecciare suoni antichi e moderni, tradizione e innovazione. La musica di Barra è un ponte tra passato e presente: nel suo repertorio trovano spazio brani della tradizione napoletana di Leonardo Vinci, Ferdinando Russo ed E. A. Mario, accanto alle composizioni di icone come Pino Daniele ed Enzo Gragnaniello, fino ai più contemporanei Gnut e Toto Toralbo. Il tutto arricchito da contaminazioni blues, jazz e tammurriate, a testimonianza della straordinaria versatilità dell’artista.
Peppe Barra, noto per la sua carriera teatrale e cinematografica, ha collaborato con importanti registi come Sergio Corbucci, Liliana Cavani, Roberto Benigni, Ferzan Özpetek e John Turturro. Recentemente, il Cinema Modernissimo di Bologna gli ha dedicato una serata d’onore, riconoscendone il valore artistico e culturale.
Per il concerto di Catanzaro, sarà accompagnato da una band di talentuosi musicisti: Paolo Del Vecchio (chitarre, mandolino), Luca Urciuolo (pianoforte, fisarmonica), Ivan Lacagnina (percussioni), Sasà Pelosi (basso acustico) e Francesco di Cristofaro (fiati etnici).
Entusiasta di tornare in Calabria dopo sei anni, Barra ha espresso il suo legame con questa terra: “Ho un bel rapporto con la Calabria, dove ritorno ogni anno e che considero parte della mia cultura”. E sullo spettacolo promette: “Sarà un’occasione per raccontare la mia storia attraverso la musica e la poesia, con un repertorio che spazia dall’opera buffa al teatro dell’affabulazione”.