L’Italia in declino: dai santi ai cialtroni del piccolo schermo

L’Italia di oggi: dai santi, navigatori e poeti… ai cialtroni in televisione

Un tempo si diceva che l’Italia fosse il Paese dei santi, dei navigatori e dei poeti. Oggi, quella definizione sembra appartenere a un’altra era, un passato lontano che ha ceduto il passo a una realtà ben diversa: un’Italia che insegue il rumore, l’apparenza e la superficialità.

Basta accendere la televisione per rendersene conto. Lo spettacolo quotidiano che ci viene propinato somiglia a una parodia di ciò che una nazione dovrebbe essere. Sul piccolo schermo scorrono scene grottesche e personaggi che sembrano usciti da un copione di cattivo gusto: una Miss Italia che si esprime con una retorica infantile, un Presidente della Repubblica che, pur nelle sue buone intenzioni, appare lontano dai problemi reali mentre parla dei giovani di oggi, e cialtroni di ogni sorta che imperversano nei talk show televisivi.

Non possiamo dimenticare poi le televendite imbarazzanti che fanno ancora da padrone in alcune reti: Vanna Marchi e la figlia che promettevano miracoli come se fossimo negli anni ‘90, ma che ancora oggi evocano lo spirito di un’Italia che sembra non aver imparato la lezione. E che dire del Principe Emanuele Filiberto? Da nobile erede di casa Savoia a partecipante al Festival di Sanremo, un’ulteriore testimonianza di come i ruoli e i valori si siano ribaltati.

In questo circo mediatico non mancano scene che lasciano sbigottiti. In un salotto televisivo, una donna afferma senza remore: “Un uomo mi prende e…..,” suscitando reazioni tanto scandalizzate quanto confuse. Ancora peggio, una giovane donna, di bella presenza e forme generose, ospite su Rai 3, dichiara candidamente che “per avere successo non devi essere preparata.” Frasi che spengono qualsiasi illusione di meritocrazia e lanciano un messaggio devastante per le nuove generazioni.

Ma dove stiamo andando?

Ci si chiede, con la stessa incredulità di Alberto Sordi nel celebre film Il Vigile, come si sia potuti arrivare a questo punto. L’Italia che guardiamo attraverso lo schermo è un’Italia in cui il talento, il rispetto e la competenza sono stati messi all’angolo da chi cerca scorciatoie, da chi punta sull’apparire anziché sull’essere.

E mentre le scene scorrono sul video, non possiamo che rivolgere un pensiero alla Madonna di Međugorje, quasi come se fosse lei la custode delle nostre speranze: “Come hai potuto permettere tutto questo?” È una domanda provocatoria, certo, ma anche un grido di disperazione di fronte a un declino che sembra inarrestabile.

Oggi, di fronte a questa deriva, il nostro Paese sembra aver perso la bussola. Dall’essere un faro di cultura, arte e scienza, siamo diventati il Paese dei cialtroni. E allora ci chiediamo: dov’è finito il senso di responsabilità? Dov’è la voglia di costruire qualcosa di solido per il futuro?

Forse è tempo di spegnere la televisione, guardare fuori dalla finestra e ricordarci chi siamo stati. Perché se non lo facciamo, il rischio è che questa trasformazione da santi, navigatori e poeti a cialtroni diventi definitiva.

(Il video che accompagna l’articolo offre un montaggio ironico e amaro, tra scene surreali dalla TV italiana e l’immancabile sorpresa di Alberto Sordi in Il Vigile, quasi a volerci chiedere: “Ma davvero è tutto vero?”)

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