Il 9 settembre 1998 segnò il triste anniversario della scomparsa di uno dei più grandi talenti della musica italiana: Lucio Battisti. Nato a Poggio Bustone il 5 marzo 1943, Battisti ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della musica, e a 25 anni dalla sua morte, il suo leggendario status è più vivo che mai.
Battisti era un artista schivo, un contadino della musica, nato un giorno dopo un altro grande cantautore italiano, Lucio Dalla. La sua scomparsa avvenne nella clinica San Paolo di Milano, avvolta nel silenzio che lo aveva caratterizzato per tutta la sua vita. La sua malattia rimase un segreto ben custodito, anche dal suo stesso padre Alfiero. Morì a soli 55 anni.
Le celebrazioni per il 25° anniversario della sua morte hanno dimostrato quanto la sua musica sia ancora amata e risonante.
Negli anni ’70, la sua musica era una coperta di Linus per i giovani missini, confinati nelle fogne dagli avversari politici. Le sue canzoni come “La Collina dei ciliegi,” “Il Mio Canto Libero” e “Anima Latina” hanno fornito una colonna sonora per una generazione che cercava una voce fuori dal coro.
Ma, la sua musica non poteva essere etichettata con facilità. Era distante dagli impegnati cantautori dell’epoca, e questa distanza gli costò l’etichetta di “fascista”. Tuttavia, Battisti e il suo paroliere Mogol hanno sempre smentito quest’accusa, sottolineando che le loro canzoni trattavano dell’amore e della vita, non della politica.
Con oltre 25 milioni di dischi venduti, Lucio Battisti è stato un innovatore geniale. Ha sfidato il genere tradizionale della canzone melodica italiana, fondendolo con le sonorità del pop e del rock internazionale. La sua capacità di rielaborare e anticipare le tendenze musicali ha dimostrato il suo talento senza pari.
La sua voce unica e il suo approccio tecnico raffinato in studio lo hanno portato a conquistare la top ten italiana nel 1973 con due brani, “Il mio canto libero” e “Il nostro caro angelo,” superando persino i Pink Floyd con il loro celebre album “The Dark Side of the Moon.”
Anche se la sua musica ha continuato a dividere opinioni nel corso degli anni, Lucio Battisti resta un’icona musicale senza tempo. La sua innovazione, sperimentazione e talento geniale continueranno a ispirare generazioni future di artisti, dimostrando che la sua eredità va ben oltre le divisioni politiche o ideologiche. A 25 anni dalla sua morte, Lucio Battisti vive ancora nei cuori e nelle orecchie dei suoi numerosi ammiratori, dimostrando che la sua musica è davvero eterna.
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