Tra i premiati del Magna Graecia Film Festival, Susan Sarandon, Sergio Castellitto, Matteo Garrone, Marco Bocci, Matteo Paolillo, Rocío Muñoz Morales, Giovanni Veronesi e Maurizio Nichetti
CATANZARO, 5 AGO 2023 -Si è conclusa la ventesima edizione del Magna Graecia Film Festival, il festival delle Opere Prime e Seconde, diretto da Gianvito Casadonte, che si è tenuto a Catanzaro dal 29 luglio al 5 agosto 2023. Un ricco parterre di registi, attrici e attori, produttori nazionali e internazionali, che hanno sfilato sul palco del festival. A presentare il festival, Carolina Di Domenico, coadiuvata da Pierluigi Ferrantini. Madrina di questa edizione l’attrice Ivana Lotito.
Ospite d’onore del Magna Graecia Film Festival l’attrice statunitense Premio Oscar Susan Sarandon, che ha ricevuto la Colonna d’Oro alla Carriera, il Premio della Calabria Film Commission ed è stata protagonista di una masterclass, moderata dalla giornalista Silvia Bizio. Tra gli ospiti del festival l’attore Darko Peric, Marescotti Ruspoli e Carlotta Gamba – regista e attrice di Amusia, Marta Savino e Claudia Gusmano – regista e attrice di Primadonna, il giornalista e regista Leonardo Metalli, lo sceneggiatore Emanuele Milasi, i registi Fabio Mollo, Valerio Ciriaci e Claudio Cavilotti.
Oltra a Susan Sarandon, la Colonna d’Oro alla Carriera è stata consegnata a:l’imprenditore Bruno Ceretto, l’attore Matteo Paolillo, il fondatore di Eataly Oscar Farinetti, la giornalista e scrittrice Laura Delli Colli, la cantante Levante, il regista Giovanni Veronesi, il giornalista Sandro Donato Grosso, l’attrice e scrittrice Rocío Muñoz Morales, il regista Daniele Ciprì, il regista Maurizio Nichetti, che ha ricevuto la Colonna d’Oro Audi Zentrum, la giornalista Giancarla Rondinelli, l’attore e regista Sergio Castellitto, il produttore Agostino Saccà e l’imprenditore Luigi Pio Scordamaglia.
Consegnate anche le Vele del Successo, al cantante gIANMARIA e all’attrice Federica Pagliaroli.
Sul palco del Magna Graecia Film Festival anche le masterclass organizzate dalla Calabria Film Commission e visibili gratuitamente sulla piattaforma MyMovies. Da Susan Sarandon a Sergio Castellitto, da Maurizio Nichetti a Riccardo Scamarcio, i grandi nomi del cinema hanno raccontato le proprie storie di cinema dal punto di vista artistico, professionale e industriale. Un modo efficace, affidato a professionisti del settore, di fare cultura e offrire occasioni di dibattito per la crescita del territorio.
Tre i concorsi del festival, con tre giurie prestigiose
La Giuria del Concorso Italiano, composta dal Presidente di Giuria, l’attore Marco D’Amore e dall’attrice Sveva Alviti e dal produttore Rai Fiction Ivan Carlei, ha premiato:
Miglior Opera Prima – Colonna d’Oro Web Genesys
Primadonna di Marta Savina
Con la seguente motivazione: Primadonna è un film diretto e sincero. racconta senza fronzoli una storia difficile ed è capace di far vivere allo spettatore la lotta che la protagonista vive , sperando con lei in un finale di rivalsa . partendo da un fatto di cronaca giudiziaria avvenuto in Sicilia negli anni Sessanta, il film di Marta Savina riesce nell’intento di parlare del presente. Di tutti quei luoghi del mondo in cui il debole e sopraffatto dalla violenza del potente, dove le leggi degli uomini si impongono oltre le ragioni del diritto. Così facendo, Primadonna restituisce la speranza che lottando contro i soprusi si possa ancora trovare giustizia in Terra.
Miglior Regia
La lunga corsa di Andrea Magnani
Con la seguente motivazione: Diceva Ken Loach che ‘il dovere di un regista è dare importanza all’anima dello spettatore’. Andrea Magnani assolve pienamente questo compito, dirigendo un film che attraverso il dipanarsi della vicenda ed il racconto dei personaggi, punta proprio a colpire l’animo di chi guarda. La sua è una regia accorta e fantasiosa che regala alla vicenda un’ambientazione surreale, pur narrando una vita di costrizione vissuta dentro le celle anguste di una prigione. La sua ‘Lunga Corsa’ è un canto di libertà a perdifiato , instancabile fino alla visione di un mare che è possibilità di futuro e sogno d’avvenire.
Miglior Sceneggiatura
Marta Savina per Primadonna
Con la seguente motivazione: Raccontare una storia è un viaggio complesso, ancor di più quando la storia attinge del reale r si pone l’obiettivo di narrare vicende che hanno sconvolto esistenze e cambiato profondamente il corso degli eventi. La scrittura di Marta Savina è limpida, asciutta, consapevole della responsabilità che ci si assume quando si racconta la vita degli altri. La sceneggiatura e ben architettata e colpisce per la lucidità con cui si susseguono gli eventi e per la sincerità dei dialoghi. Alla base di un buon film c’è sempre un processo di scrittura che sappia dosare emozioni e circostanze date, picchi di felicità e cadute improvvise, delusioni ed inaspettate gioie. Così si racconta, così ha fatto Marta Savina!
Miglior Attore
Paolo Pierobon per La Caccia
Con la seguente motivazione: Una delle qualità più rare di un attore e quella di saper celare la natura più intima del proprio personaggio fino a rivelarla improvvisamente al pubblico, disorientando e stupendo. Paolo Pierobon ne ‘La caccia’ di Marco Bocci, tratteggia inizialmente il profilo di un essere umano dimesso, introverso, schiacciato dalla vita e dagli eventi, capace, però, incredibilmente di dimostrarsi spietato, cinico e violento. Pierobon amministra il ruolo con meticolosità e cura, trascinando lo spettatore negli antri più bui dell’animo del personaggio, lavorando con misura la psicologia controversa di un uomo messo alle strette dalla vita mostrando la duplicità del suo personaggio riesce ad essere allo stesso tempo vittima e carnefice, padre assassino, angelo e demone.
Migliore Attrice
Claudia Gusmano per Primadonna
Con la seguente motivazione: Lia è una giovane ragazza, piena di speranza e sogni. Negli occhi ha la spensieratezza della gioventù che immagina la vita che verrà e progetta il futuro. Lia ha gli occhi di Claudia Gusmano, occhi limpidi e pieni di desideri che cambiano, però, d’improvviso, all’indomani della violenza subita. Claudia fa calare un’ombra sul viso di Lia, strappandola di colpo alla serenità della sua esistenza e facendola diventare adulta all’improvviso. La misura con cui Claudia Gusmano gestisce il percorso del suo personaggio è ammirevole: il dolore, il coraggio e la determinazione di Lia, sono evidentemente gli stessi sentimenti che Claudia vive sulla sua pelle, regalando al pubblico un’interpretazione che rimane impressa nella mente e nel cuore di chi guarda.
Premio Giuria Popolare: Primadonna
Menzione Speciale
al cast de La prima regola di Massimiliano d’Epiro
Con la seguente motivazione: Quello che ci ha colpito di questo film, oltre al tema trattato con grande sensibilità, è stata l’interpretazione dei suoi attori. Abbiamo visto tanto cuore, impegno e un grandissimo lavoro di squadra elementi fondamentali per questo lavoro di per se molto complesso. Crediamo sia importante supportare e sostenere questi ragazzi con l’augurio che un giorno possano realizzare il loro sogno.
La Giuria del Concorso Documentari, composta dal Presidente di Giuria, il regista Daniele Ciprì, il regista e attore Claudio Casazza e l’attrice e regista Susy Laude, ha premiato:
Miglior Documentario
La timidezza delle chiome di Valentina Bertani
Con la seguente motivazione: “La timidezza delle chiome” è un ritratto originale e poetico di due gemelli fra loro identici, ma diversi in tutto e per tutto. Tra ossessione per il sesso, arrabbiature, riconciliazioni, sgradevolezze e senso di inadeguatezza, Valentina Bertani, al suo esordio in un lungometraggio, ci fa sentire il brulicare della finzione dentro il reale, il suo è uno sguardo discreto ma allo stesso tempo potente: parafrasando il titolo ci restituisce la vita di Joshua e Benji con timidezza, ma anche con quella decisione e naturalezza di chi fa cinema da molti anni. “La timidezza delle chiome” diventa un mezzo per i protagonisti per riflettere su sé stessi e i propri limiti, sui propri sogni e paure, e permette così allo spettatore di entrare nelle loro strambe vite ed empatizzare con loro senza mai farsi troppe domande sulla loro disabilità.
Menzione Speciale Documentario
Oh rovina! Breve saggio sul non finito di Domenico Lagano
Con la seguente motivazione: Oltre ad essere un saggio ben scritto e ben girato, “Oh rovina!” è un piccolo gioiello di narrativa poetica, con una grande capacità dialettica nel descrivere quello che l’occhio si limita a giudicare. Insegna a vedere oltre l’apparenza, andando in profondità e scoprendo quanto la terra di Calabria sia legata alla tradizione e alla famiglia, dove l’architettura del non finito rappresenta una cicatrice per chi è rimasto e per chi è partito.
La Giuria del Concorso Internazionali del Magna Graecia Film Festival, composta dal Presidente di Giuria, il produttore Enzo Sisti, la cantante e attrice Angela Baraldi, il musicista Carlo Siliotto, ha premiato:
Premio Miglior Opera Prima e Seconda Internazionale
The Quiet Girl di Colm Bairéad
Con la seguente motivazione: Siamo stati conquistati dal tocco, la delicatezza, l’eleganza, la leggerezza e la sapienza della regia che attraverso il racconto di un piccolo microcosmo rurale riesce a toccare corde profondissime ed a raccontare l’intera umanità. E’ soprattutto col cuore che abbiamo preso la nostra decisione all’unanimità.
Menzione Speciale Opera Prima e Seconda Internazionale
Plan 75 di Chie Hayakawa
Con la seguente motivazione: Per la originalità e la costruzione di un racconto quasi ai margini della fantascienza. Un interrogativo che ci riguarda tutti. La fotografia, la musica e tutti gli altri contributi tecnici sono eccellenti. Meravigliosa e intensa l’interpretazione della bravissima Chieko Baishô.
LE PLAYLIST DI CALABRIA MAGNIFICA: MAGNA GRAECIA FILM FESTIVAL
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