«Notte prima degli esami»: un inno alla vita

Chitarra
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Tempo di esami di maturità e nelle case italiane riecheggia una canzone che accompagna tante generazioni in questo periodo di prove intellettuali ed emotive

Ci sono canzoni che diventano, anche senza il volere dell’autore, la colonna sonora della nostra vita. Canzoni che ricordano situazioni, amori, ma ce ne sono altre che vanno oltre e che diventano collettive, capaci di racchiudere e descrivere sensazioni di più persone.

Notte prima degli esamiAntonello Venditti la pubblicò nel marzo del 1984 e da allora è impossibile non citarla e omaggiarla a ogni fine dell’anno scolastico. È diventata ormai un amuleto, un portafortuna, per tanti studenti che vivono l’angoscia e l’emozione degli esami di stato, probabilmente i primi, i più importanti, di una lunga serie di esami che la vita propone.

Cosa racconta “Notte prima degli esami”?

Forse pochi sanno che “Notte prima degli esami” è il lato B del 45 giri dell’album “Cuore“. Infatti è il retro della canzone “Ci vorrebbe un amico“, un’altra canzone fortunata dedicata alla ex moglie Simona Izzo che lo aveva lasciato per Maurizio Costanzo.

Anche “Notte prima degli esami” è dedicata a Simona Izzo, ripercorrendo nella memoria gli anni in cui si è giovani e inesperti della vita.

È una canzone che racconta di un’estate romana di quattro ragazzi che iniziano i primi passi verso il mondo degli adulti, spinti dalla forte passione per la musica.

Il tema principale del brano è l’amore: amore per la vita, amore per gli amici e per i momenti di una agognata libertà; amore per la citata “Claudia” e amore per la musica.

Una canzone che parla delle aspettative di qualsiasi ragazzo o ragazza alle soglie della maturità. Il che significa: lasciare il mondo ovattato dell’adolescenza per affrontare la vita da adulto.

Ma ci sono anche le paure. La tensione per affrontare il primo esame importante della vita ed ecco che la notte prima della prova di italiano diventa una notte infinita fatta di desideri e di voglia di stare insieme, di condivisione.

Roma nella sua grandezza e maestosità è il palcoscenico di un intreccio di giovani vite. Il rumore della Città Eterna è il sottofondo di pensieri ed emozioni acerbe.

Ecco che l’inizio dell’estate diventa un album di fotografie e bastano solo le due note iniziali di questa canzone per far ritornare in mente un qualcosa che è passato, ma che è ancora vivo.

Maturità t’avessi preso prima“. Quanti vicino agli esami avrebbero voluto essere dell’anno precedente e già “maturati” così da non affrontare le prove dell’indomani?

Il brano autobiografico di Antonello Venditti ripercorre le emozioni che lui stesso ha provato il giorno prima dei suoi esami. Alla fine degli anni sessanta si diplomava al Liceo Classico “Giulio Cesare” di Corso Trieste, a Roma. Pochi anni dopo, Venditti dedicherà un’altra canzone agli anni dell’adolescenza trascorsi in questo famoso liceo romano.

“Notte prima degli esami” ebbe subito un successo enorme sin dalla sua uscita, riuscendo a raggruppare generazioni intere. Oggi possiamo dire in tutta tranquillità che questa canzone è stata cantata dai genitori di oggi che hanno figli maturandi in questi giorni. Il successo è stato così enorme che nel 2006 ne è nato un film dal titolo omonimo con protagonisti Nicolas Vaporidis e Giorgio Faletti. 

Io mi ricordo, quattro ragazzi con la chitarra e un pianoforte sulla spalla“. Chi sono questi ragazzi citati durante la canzone?

Nella sua autobiografia, Venditi ha dichiarato che il cantautore si riferisce ad altri giovani artisti del famoso Folkstudio di Roma. Cioè: Giorgio Lo Cascio, Francesco De Gregori, Ernesto Bassignano e ovviamente allo stesso Antonello Venditti.

Antonello Venditti, Simona Izzo, Francesco de Gregori e Riccardo Cocciante ai tempi del Folkstudio (fonte wikipedia)

All’epoca stavano muovendo i primi passi nel mondo dell’arte. Venditti è il ragazzo con il pianoforte sulla spalla e insieme agli altri tre amici ha appena finito di suonare nel famoso club romano.

Venditti dedica una strofa ai pini di Roma riferendosi all’opera di Respighi, che “non si spezzano”. Ovviamente è una metafora che serve a descrivere la forza dei sogni dei quattro giovani artisti. Il resto è una serie di frasi normali tra adolescenti che ancora non conoscono bene le dinamiche del mondo degli adulti e infatti si chiedono, stupendosi: «Come fanno le segretarie con gli occhiali a farsi sposare dagli avvocati?».

Antonello Venditti descrive un appuntamento agognato con l’amata Claudia che incontra proprio la notte prima degli esami.

Non si vedono da una settimana, lei ha ‘sfidato‘ suo padre e suo fratello, che sembrano Dante e Ariosto, pur di incontrarlo. Mentre i due ragazzi vivono la propria intimità, Roma incurante prosegue la sua vita con sirene e ambulanze. Nelle altre case, i genitori dei neonati si svegliano per accudire i bambini, le nonne sono sveglie alla finestra mentre altri giovani artisti si svegliano presto per un altro tipo di esame: quello che dovranno fare a Cinecittà.

Venditti-ragazzo, torna a casa e realizza che il giorno dopo ci saranno gli esami. Piange e prega, mentre gli aerei volano “tra New York e Mosca“. Questa citazione potrebbe rappresentare la guerra fredda che si era instaurata tra USA e URSS. Ma il ragazzo non riesce a non pensare a Claudia.

Le “bombe delle sei” citate sono un chiaro riferimento agli scoppi di esplosivo nel 1969, all’Altare della Patria, a Roma.

Nel finale, Venditti, ora adulto e cantautore di successo, guarda le luci accendersi sul palco.

Gli amici sono cambiati, un po’ diversi, ma l’amore è sempre la cosa più importante della vita.

“Se l’amore è amore”.

I quattro ragazzi di “Notte prima degli esami” Giorgio Lo Cascio, Francesco De Gregori, Ernesto Bassignano e Antonello Venditti (tre sequenze)

Editoriale: La notte prima degli esami di maturità: l’epilogo di un percorso