Oggi il Festival d’Autunno omaggia Ulisse nella terra dei Feaci

Antonietta Santacroce
Antonietta Santacroce Direttore Artistico del Festival d'Autunno

Una produzione originale tra teatro, musica e immagini. Nel pomeriggio l’incontro con lo storico Armin Wolf. A chiusura di giornata una sfilata di gioielli dell’orafo Affidato

Dalla contaminazione dei versi di Omero, Shakespeare e gli scritti dello storico Armin Wolf nasce “Ulisse nella terra dei Feaci”, una produzione originale del Festival d’Autunno che ripercorre il “nostos”, il ritorno a casa del naufrago Ulisse che trova approdo sulle coste calabresi. Un lavoro teatrale che andrà in scena sabato 18 settembre, alle ore 21, nel Chiostro del Complesso Monumentale “San Giovanni” di Catanzaro. Lo spettacolo è la miscellanea di più suggestioni con voci, musiche e immagini che si fondono restituendo l’esperienza del viaggio dell’eroe omerico che è anche – e soprattutto – un viaggio alla ricerca di se stesso, esperienza comune a ogni uomo. “Saranno due bravissimi attori quali Salvatore Venuto (Ulisse) e Mariarita Albanese (la Calabria) a guidarci in questo viaggio che i personaggi omerici – racconta il direttore artistico del Festival, Antonietta Santacroce – compiono toccando alcuni luoghi a noi conosciuti, quelli dell’istmo di Catanzaro. E’infatti qui che, secondo lo studioso Armin Wolf, Ulisse sarebbe naufragato. Il racconto sarà molto suggestivo perché supportato da effetti speciali che coinvolgeranno lo spettatore, andando a colpire un po’ tutti i sensi. Sono certa – prosegue Santacroce – che lo spettacolo piacerà molto e sono altrettanto convinta che possa essere un ottimo veicolo di diffusione delle scoperte di Wolf. Scoperte che potrebbero avere un valore inestimabile dal punto di vista turistico, culturale ed economico”. “E’ da tempo – spiega ancora Santacroce – che avevo in mente di realizzare un’opera sulla permanenza calabrese di Ulisse, in particolare da quando qualche anno fa lessi il volume di Wolf. Un testo affascinante, supportato da uno studio minuzioso. Oggi quell’idea si concretizza e sono orgogliosa che il Festival proponga questa produzione originale”. La regia e la sceneggiatura sono di Fulvio Calderoni mentre è di Andrea Perrotta della e-Bag l’intuizione di dare a questo spettacolo una valenza multimediale. Preziosa la collaborazione del professore Luigi La Rosa, autore del “Teatro di Calabria”, che ha affiancato gli attori nel percorso interpretativo.

A seguire, le splendide creazioni dell’orafo crotonese Michele Affidato saranno protagonisti di una sfilata dal tema “L’evoluzione del gioiello dai tempi di Omero a oggi”.

La giornata a tema su “le rotte mediterranee di Ulisse” comincerà già nel pomeriggio, alle ore 18, quando proprio il professore Armin Wolf, storico ed archeologo di fama mondiale, presenterà nel Chiostro del Complesso monumentale “San Giovanni” – e in anteprima al pubblico del Festival – la seconda edizione del suo saggio “Ulisse in Italia. Sicilia e Calabria negli occhi di Omero” edito da Local Genius. Tante le novità che Wolf ha inserito in questa nuova versione della sua opera, tutte finalizzate a rafforzare la tesi – confortata da ricerche approfondite e dall’analisi di innumerevoli fonti – in base alla quale l’Odissea di Omero è un frutto di un viaggio reale, un vero e proprio documento storico. E l’aspetto più interessante è – come detto – che in questo viaggio di Ulisse al centro c’è la Calabria e, più nello specifico, l’istmo di Catanzaro. Secondo lo storico tedesco Ulisse naufraga nel Golfo di Lamezia Terme e soccorso da Nausica, raggiunge a piedi la reggia dei Feaci, nei pressi di Tiriolo. Qui il re Alcino lo aiuterà fornendogli un’imbarcazione per rientrare ad Itaca. Ma come avrà fatto il figlio di Laerte a ripartire in nave verso Itaca senza riattraversare lo Stretto di Messina? Wolf non ha dubbi: Ulisse passa dalla costa tirrenica a quella jonica percorrendo a piedi, in due distinte tappe, l’Istmo di Catanzaro, largo poco più di 30 chilometri. Salpa dalla foce del Corace, nel Golfo di Squillace, dove giunge a piedi partendo da Tiriolo, e con un’ormai sicura navigazione di cabotaggio raggiunge finalmente Penelope e Telemaco. Una ricostruzione che lo storico ribadirà nel corso dell’incontro al quale il pubblico potrà partecipare ponendo domande.

Gli appuntamenti saranno gratuiti e si svolgeranno in conformità a quanto prescritto dai vigenti ordinamenti legislativi per il contrasto e il contenimento del Covid 19.

L’ingresso sarà consentito se muniti di Green Pass e sarà fino a esaurimento posti. Per eventuali informazioni rivolgersi al numero telefonico 351 7976071. Sarà possibile anche consultare il sito www.festivaldautunno.com la nostra app o le nostre pagine social.