La controversia di Pupo: concerto al Cremlino per la pace o politica?
FIRENZE, 14 MAR 2024 – Il cantante italiano Pupo sta per fare ritorno in Russia per un concerto molto discusso. L’annuncio del suo spettacolo del 15 marzo, al Teatro del Cremlino a Mosca ha scatenato una valanga di commenti contrastanti. Enzo Ghinazzi, meglio conosciuto come Pupo, ha personalmente condiviso la notizia sui suoi canali social, suscitando una serie di reazioni contrastanti.
“Invece di restare tranquillamente a casa, ho deciso di scendere in campo. Sarà il mio modesto contributo per la pace”, ha dichiarato Pupo. Ha poi aggiunto: “Non lo faccio per motivi economici o per cercare maggiore fama e amore. Non ne ho bisogno. Lo faccio perché ho avuto un sogno. Ho sognato che una semplice canzone potesse unire due uomini, anche se non condividevano nulla tranne l’amore per quella musica. Il sogno finiva con entrambi che cantavano insieme e i loro popoli riuniti come fratelli”.
Questa non è la prima volta che Pupo si è trovato al centro della polemica per i suoi viaggi in Russia. Anche durante il conflitto con l’Ucraina, ha continuato a esibirsi nel Paese, provocando reazioni contrastanti. Nel maggio del 2023, era pronto a partecipare come ospite d’onore e giurato alla manifestazione canora russa “Road to Yalta”, un evento simile al Festival di Sanremo, prima di annullare tutto a causa delle polemiche e delle minacce ricevute. Tuttavia, sei mesi dopo, a novembre, ha cambiato idea e ha accettato di partecipare a una trasmissione televisiva di grande successo.
Il legame speciale tra Pupo e il pubblico russo (così come con altri artisti italiani) è nato negli anni Ottanta grazie alla trasmissione senza censura del Festival di Sanremo. Nel gennaio del 2022, il cantante è finito nella “lista nera” dell’Ucraina, dimostrando come la sua popolarità possa spesso essere accompagnata da controversie politiche.