Dopo aver inaugurato l’esperienza di residenza cinematografica: il Kino, parte ufficialmente domani e andrà avanti fino al 21 giugno, la rassegna di film indipendendenti di CinemAmbulante, un progetto progetto multiculturale e multidisciplinare, unico nel suo genere e promosso dall’Associazione La Guarimba in collaborazione con Emergency Italia, nelle quattro province calabresi di Cosenza, Crotone, Catanzaro e Reggio Calabria.
La rassegna che è composta da opere cinematografiche realizzate da registi in rappresentanza di quei Paesi e culture ormai stabilite da tempo in Calabria, inaugura questa terza edizione il 13 giugno per la prima volta a Reggio Calabria con la proiezione del film A CIAMBRA di Jonas Carpignano che si terrà presso il Cine Teatro Metropolitano in collaborazione con l’Arci di Reggio Calabria.
La proiezione sarà a ingresso libero e contribuirà alla raccolta fondi organizzata dall’Unione Sindacale di Base per riportare la salma di Soumaila Sacko in Mali.
“Con questa proiezione vogliamo lanciare un messaggio contro ogni forma di razzismo e di fascismo, e a favore dell’inclusione e ai diritti dei lavoratori. La Guarimba è una associazione che ha come slogan “riportare il cinema alla gente e la gente al cinema” come un veicolo per promuovere valori di democrazia partecipativa, integrazione e accessibilità” – commentano gli organizzatori della rassegna.
L’iniziativa è parte del progetto MigrArti III edizione 2018 finanziato dal Ministero dei Beni Culturali ed è stata realizzata dopo aver creato una rete locale e internazionale.
Tutti gli incontri e le proiezioni saranno ad ingresso libero.
I FILM:
1) “A CIAMBRA” di Jonas Carpignano (Italia)
Ad “A Ciambra” una piccola comunità Rom nei pressi di Gioia Tauro, Pio Amato cerca di crescere più in fretta possibile, a quattordici anni beve, fuma ed è uno dei pochi in grado di integrarsi tra le varie realtà del luogo: gli italiani, gli immigrati africani e i membri della comunità Rom.
2) “FACES, PLACES” di Agnes Varda e JR (Francia)
Agnes Varda, la cui visione cinematografica unica dal 1950 le ha fatto guadagnare un fedele stuolo di entusiasti cinefili in tutto il mondo, e l’iconico fotografo e artista murale JR che su Instagram è seguito da oltre un milione di followers, hanno più cose in comune di quel che si possa immaginare.
3) “WALLAY” di Berni Goldblat (Svizzera)
Ady ha tredici anni ed è cresciuto nella banlieue francese. Quando un’estate, dopo l’ennesima spavalderia, viene spedito dal padre dai parenti in Burkina Faso, Ady scopre che la sua famiglia e l’Africa sono diverse da come se le immaginava. La sua vacanza non è affatto una vacanza.
4) “SWAGGER” di Olivier Babinet (Francia)
Muovendosi tra documentario e finzione, il film ci fa entrare nelle menti sorprendenti di undici adolescenti, di diversa provenienza, che crescono in una delle più svantaggiate banlieu parigine, dove i “francesi” non mettono piede. Una serie di ritratti da cui emergono le speranze, le paure e la vita di tutti i giorni.
5) “SACRED WATER” di Olivier Jourdain (Belgio)
Attraverso la voce di Vestine, una speaker radiofonica, e di uomini e donne ruandesi, il film racconta la ricerca dell’acqua che sgorga dal corpo femminile. “Sacred Water” (L’acqua sacra) rivela con umorismo e spontaneità il mistero del piacere femminile.–
6) “HUMAN FLOW” di Ai Wei Wei (Cina)
L’artista cinese si è messo dietro la macchina da presa per portare alla Mostra un doc che racconta migranti e profughi. Un viaggio della speranza attraverso 23 paesi del mondo, dall’Afghanistan alle coste siciliane fino al confine tra Messico e Stati Uniti.
7) “FÉLICITÉ” di Alain Gomis (Senegal)
Una donna cerca in tutti i modi di recuperare i soldi necessari per evitare l’amputamento di una gamba al figlio. Ma le cose non vanno come si aspettava.