La turista milanese che è diventata famosa grazie al sonno profondo
CHIAVARI (GE), 27 NOV 2023 – In una serata che prometteva cento domeniche di intrattenimento cinematografico, una turista milanese di 68 anni ha vissuto un’esperienza da brividi al cinema Mignon nel carrugio chiavarese. Sembra che il film “Cento domeniche” di Antonio Albanese non sia stato abbastanza coinvolgente per tenere sveglia questa cinemafila un po’ troppo stanca.
Entrata alle 21:15 con l’entusiasmo di chi si appresta a godere di una serata al cinema, la donna si è lasciata trasportare dal sonno, solo per risvegliarsi nel cuore della notte, trovandosi chiusa in una sala buia e silenziosa.
La vicenda ha assunto contorni da film noir quando la protagonista del nostro racconto ha dovuto improvvisamente chiamare il numero di emergenza. E qui inizia il susseguirsi di avvenimenti che hanno trasformato la tranquilla serata cinematografica in un’epica notte di soccorsi.
Le forze dell’ordine, sotto forma di vigili del fuoco e carabinieri, hanno fatto il loro ingresso sulla scena, pronti a risolvere l’enigma della donna intrappolata nel buio. Persino le guardie giurate si sono unite alla missione di liberazione, rendendo il cinema Mignon improvvisamente il set di un’avventura notturna.
Finalmente, dopo una serie di azioni da manuale di pronto intervento, il proprietario del locale è stato rintracciato. Come ogni sera, dopo l’ultima proiezione, aveva controllato il locale, ma la nostra protagonista addormentata era sfuggita alla sua attenzione.
Il proprietario, forse in preda a una leggera commozione o sorridendo della situazione insolita, ha liberato la donna dal suo involontario e notturno confinamento cinematografico e vittima del sonno.
Questa singolare avventura è stata una delle storie più stravaganti e divertenti che il cinema Mignon abbia mai vissuto. Un’esperienza che la cinemafila milanese non dimenticherà facilmente e che probabilmente aggiungerà un pizzico di adrenalina alle future serate cinematografiche. E chissà, magari un giorno potrebbe essere trasposta sul grande schermo come una commedia dal sapore surreale. In fondo, il cinema è l’arte di catturare le emozioni, anche quelle nate da un sonnellino inatteso.
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