Nel 1978, i Dire Straits fecero il loro ingresso nel mondo della musica con un singolo che sarebbe diventato una delle loro più grandi hit. Il 19 maggio di quell’anno, venne pubblicato “Sultans of Swing”, il singolo di debutto della band guidata da Mark Knopfler e biglietto da visita per il loro primo album intitolato “Dire Straits”. In questo articolo, esploreremo la storia dietro una delle canzoni più famose e apprezzate della band inglese.
We are Sultans Of Swing
Con il loro stile che si muove tra il rassicurante e il virtuoso, i Dire Straits hanno lasciato un segno indelebile nella storia del pop rock britannico. Grazie a memorabili riff di chitarra e una serie di successi, specialmente negli anni ’80, la formazione di Mark Knopfler si è affermata come una vera e propria stella capace di competere con i più grandi.
La storia di “Sultans of Swing”, una delle hit più celebri dei Dire Straits, ha origini decisamente meno glamour rispetto ai grandi eventi. La canzone nacque nel 1977, quando Mark Knopfler si trovò per caso in un pub semi-deserto a Deptford, una zona a sud-est di Londra.
Era una serata piovosa e il pub ospitava una band jazz improvvisata, di quelle che ci si aspetterebbe di trovare in un luogo del genere: poco talento e la speranza di ricevere almeno qualche birra.
Il nome della band era Sultans of Swing, e il cantante lo annunciò con entusiasmo, nonostante il pubblico fosse quasi inesistente. Pronunciò le parole: “Goodnight And Thank You. We Are Sultans of Swing” (“Buonanotte e grazie. Siamo i Sultans of Swing”).
Una canzone per tizi annoiati
Knopfler amava trarre ispirazione dalle persone che incontrava per strada, osservandole e traducendo le immagini e le sensazioni in musica. Quella band in qualche modo lo divertì e colpì a tal punto da decidere di immortalare la sua esperienza e, con il senno di poi, dar loro la gloria che non erano riusciti a raggiungere con mezzi propri.
La frase pronunciata dal cantante dei Sultans of Swing, rivolta a quei pochi londinesi ubriachi, forse quattro o cinque, con una convinzione o almeno una mancanza totale di ironia, colpì Knopfler. Lui stesso affermò: “I Sultans of Swing, in realtà, non avevano nulla a che vedere con i Sultani. Erano tutto tranne che nobili. Erano solo dei tizi annoiati con addosso dei pullover.”
Mentre tornava a casa, Knopfler continuò a riflettere su quella band sgangherata. Una volta arrivato nell’appartamento che condivideva con suo fratello minore David e il bassista John Illsley, iniziò a scrivere una canzone per la band che aveva appena formato: i Dire Straits.
La prima versione del brano era completamente diversa e mancava di quel guizzo che l’avrebbe resa immortale. Knopfler stesso definì la stesura iniziale come noiosa. “Un giorno Mark venne da me e mi disse: ‘Ricordi quella canzone su cui stavo lavorando l’altro giorno? Ho completamente modificato la struttura degli accordi’”, raccontò Illsley. Quando la suonò, suonava piuttosto bene. È incredibilmente semplice, ma è il modo in cui viene eseguita che la rende intrigante: quel ritmo di chitarra che gira su una sezione ritmica semplice.
L’importanza di una Stratocaster
Fu proprio la chitarra di Knopfler a ribaltare completamente le sorti del brano. Originariamente scritta su una chitarra National Steel, “Sultans of Swing” subì una trasformazione dopo che Knopfler riuscì a comprare una Stratocaster del 1961. “Non appena comprai la mia prima Stratocaster nel 1977”, racconta il leader dei Dire Straits, “la mia visione della canzone cambiò completamente, anche se i versi rimasero gli stessi. Appena l’ho suonata su quella Strat del ’61, il brano è risorto, ha preso vita. Quella è stata la mia chitarra principale per molti anni ed è praticamente l’unico strumento che ho suonato nell’intero primo album. È riuscita a mettere tutto al posto giusto.”
Nel luglio dello stesso anno, i Dire Straits, ancora alla ricerca di un contratto discografico, entrarono in uno studio di registrazione per registrare una demo di cinque tracce, che includeva anche “Sultans of Swing”. Consegnarono la demo a un DJ londinese di nome Charlie Gillett, il quale la amò così tanto da affermare: “Suonerò questa canzone fino a quando qualcuno non offrirà un contratto a questi ragazzi.”
Il successo di Sultans of Swing
In pochi mesi, grazie al sostegno di Gillett, i Dire Straits furono contattati dalla Phonogram, che li portò in un nuovo studio di registrazione con un produttore e un ingegnere del suono.
Finalmente, la band riuscì a farsi notare e il brano fu pubblicato come primo singolo dei Dire Straits nel maggio del 1978. Nonostante l’apprezzamento della critica, la canzone non riuscì ad entrare in classifica.
Dovette passare un anno intero, dopo l’uscita dell’album “Dire Straits”, perché “Sultans of Swing” venisse ripubblicata e raggiungesse le classifiche pop americane. La BBC, inizialmente scettica, decise di seguire il successo ottenuto oltreoceano e cominciò a suonare la canzone in radio. Da quel momento, “Sultans Of Swing” decollò definitivamente, entrando nella Top 10 delle classifiche nel Regno Unito e negli Stati Uniti, aprendo la strada al successo dei Dire Straits.
Questa canzone non solo ha segnato un punto di svolta nella carriera dei Dire Straits, ma ha anche lasciato un’impronta indelebile nella storia della musica. Il suo mix di melodie accattivanti, il suono inconfondibile della chitarra di Knopfler e le potenti liriche hanno catturato l’attenzione di milioni di ascoltatori in tutto il mondo.
Oltre a diventare un successo commerciale, “Sultans of Swing” è stata acclamata dalla critica per la sua composizione intelligente e la maestria tecnica dei Dire Straits. Ha aperto le porte per la band verso una carriera ricca di successi, e il brano stesso è diventato un classico intramontabile del rock.
Anche dopo decenni dalla sua uscita, “Sultans of Swing” continua a essere amata e apprezzata da fan di tutte le età. Rappresenta un momento iconico nella storia della musica e un’opera che dimostra la genialità e il talento dei Dire Straits.
Sultans Of Swing: melodia contagiosa
Questo brano fece da colonna sonora all’estate del 1978, risuonando nelle radio di tutto il mondo e accompagnando le calde giornate estive con la sua melodia contagiosa. Si diffuse rapidamente tra gli appassionati di musica, conquistando le orecchie di molti e diventando la colonna sonora perfetta per le serate estive trascorse in compagnia, le avventure in macchina lungo strade polverose e le lunghe notti stellate passate a ballare.
Ogni volta che risuonava dalle radio, portava con sé l’energia e l’atmosfera di quell’estate, creando un’atmosfera di gioia e spensieratezza.
“Sultans of Swing” diventò presto un inno per una generazione di fan dei Dire Straits e rimane ancora oggi un’icona intramontabile del rock. La sua presenza nelle classifiche e il successo che ottenne testimoniano l’impatto duraturo che questa canzone ha avuto nella storia della musica.
Quindi, mentre il sole splendeva alto nel cielo e le vacanze estive erano in pieno svolgimento, “Sultans of Swing” risuonava in ogni angolo, diventando il sottofondo perfetto per i momenti indimenticabili di quell’estate del 1978.