Un appuntamento fisso, tra passato e presente, che si è rinnovato con successo anche quest’anno all’insegna della riscoperta e del rilancio delle tradizioni di un territorio da sempre votato all’accoglienza.
La quinta edizione di “Bacchanalia 2200 anni dopo”, uno degli eventi più attesi dell’estate calabrese, promosso dalla Pro Loco Tiriolo “Terra dei Feaci”, con la collaborazione delle associazioni Teura e Chiave di Sol, ha richiamato ieri nel paese dei due mari migliaia di persone che hanno partecipato alla grande festa volta a valorizzare gli antichi culti in onore del dio del vino, attraverso un ricco programma di eventi tra storia, natura e cultura. Un’iniziativa che, senza beneficiare di alcun contributo, è stata possibile grazie ai sacrifici delle associazioni, delle attività commerciali e di tutta la comunità che hanno dimostrato grande vicinanza ad una manifestazione che per Tiriolo è realmente “storicizzata”.
Fin dalla mattina, in tanti hanno preso parte all’escursione naturalistica nella Valle di Sovarico che ha offerto l’opportunità di vivere un tuffo nella natura tra gli uliveti e i casali. Dopo lo stage di pizzica a cura di Celeste Iiritano, cantante e ballerina di musica popolare calabrese e salentina, la giornata è entrata nel vivo nel pomeriggio – allietato dallo spettacolo musicale itinerante della Insania Band – con il corteo nuziale di Bacco e Arianna, spettacolo itinerante di teatro e musica, concluso dalla declamazione dell’editto, emanato dal Senato di Roma per vietare il culto orgiastico-religioso di Dioniso, traduzione dell’originale Senatus Consultum de Bacchanalibus del 186 a.C.
Un documento che costituisce il codice identitario dell’Istmo di Tiriolo quale uno dei centri di massima diffusione dei riti bacchici dell’antichità.
La musica popolare è stata, infine, protagonista dei due concerti serali: il primo, in piazza Seggio, nel centro storico, con la stessa Iiritano ed il suo progetto “Suoni e danze popolari del Sud”, seguito dal live, in piazza Italia, che ha visto come protagonista il gruppo salentino Officina Zoè che ha fatto ballare tutti i presenti fino a tarda notte proponendo alcune suggestive composizioni originali legate alla tradizione tra canti d’atmosfera e pizziche.
La serata sul palco è stata aperta dalla consegna del premio accoglienza “Nausicaa” all’artista “afrocalabrese” Baba Sissoko, da anni impegnato nella diffusione della musica tradizionale del Mali in ambito internazionale, che si è esibito per il gran finale insieme alla band salentina. “Bacchanalia” ha rappresentato, inoltre, la vetrina ideale per presentare le eccellenze della nostra terra, con le degustazioni enogastronomiche per le vie del centro storico accompagnate naturalmente da buon vino, protagonista indiscusso di un evento ricco di cultura, musica, tradizioni, sapori e tanto divertimento.