Vasco Rossi compie 70 anni. Quella volta che suonò davanti a 450.000 persone a Catanzaro

Vasco Rossi, concerto Catanzaro
Concerto di Catanzaro di Vasco Rossi nel 2004

Vasco Rossi, il rocker di Zocca, uno tra gli artisti più amati da un pubblico trasversale ed eterogeneo, compie 70 anni. La tappa importante di un uomo per il quale il tempo sembra essersi fermato, una data iconica per un artista che ancora richiama sotto il palco migliaia di gente di tutte le età, fedi e nazionalità. Ma in effetti dal 1982 a oggi è praticamente impossibile non trovare tra il pubblico anche gli ultra 50enni che si mescolano felicemente a 20enni. Questo è il bello della musica, delle barriere che infrange, dei cori all’unisono.

Se c’è un artista che dopo 40 anni sa coinvolgere giovani e meno giovani è sicuramente Vasco Rossi. Qualche anno fa, ho conosciuto una ragazza inglese di appena 20 anni cantare in un italiano incerto le canzoni di Vasco. Questo perché certe canzoni non invecchiano mai e di conseguenza neanche l’artista.

70 anni di Vasco Rossi in un video divertente per ricordare la carriera

Siamo qui… a quota 70!!! Al… 70-esimo piano “spericolato”!!!!!!!

Vasco Rossi lo grida non solo a parole scritte, ma anche attraverso un video, pubblicato sui social. Un breve cortometraggio che lo vede rappresentato come un personaggio da cartoon e che ripercorre le sue tappe artistiche più importanti. Sulle note live di “Vita Spericolata” scorrono i decenni e anche lui cambia un po’ fisicamente, ma in fondo mai veramente. E alla fine viene da chiedersi: i personaggi dei cartoni animati invecchiano? Probabilmente si è voluto sottolineare proprio questo: l’età anagrafica è solo un numero per carte bollate e documenti. Il mondo della musica ha un calendario tutto suo. Quello di Vasco Rossi lo stiamo scoprendo.

A 70 anni è anche tempo di guardare indietro, magari con un po’ di nostalgia, ma è anche il momento liturgico per asserire che ciò che si è creato è veramente immenso; il tempo che scorre può far volare via le pagine dei calendari, ma non può scalfire emozioni e passioni.

Vascstock: l’evento del Sud per il Sud

Forse sarà stata proprio la nostalgia quando il 25 settembre 2021 Vasco Rossi ha ricordato il concerto fatto a Germaneto, il quartiere di Catanzaro ora sede della Cittadella, ma che allora era solo una pianura circondata da colline.

il Komandante Vasco Rossi ha raccontato così quel giorno.

25 settembre 2004 Germaneto Catanzaro un concerto gratuito per il sud davanti a 400.000 persone!

Un concerto incredibile con un’atmosfera unica: oltre tutto, iniziò a piovere in un posto dove tendenzialmente non piove quasi mai. Quindi, suonammo per quasi tutto il tempo mentre diluviava.. con la gente che era posizionata sulla collina che scivolava giù poco a poco. Un grande e incredibile paciugo, tra fango, terra e acqua. Il pubblico è stato come sempre eroico. Quei ragazzi sono veramente degli eroi, e lo dico perché ancora oggi non riesco a capacitarmi di quello che sono capaci di sopportare per assistere a un mio concerto. Stanno magari sotto l’acqua per ore o addirittura per giorni, poi la sera dello show si liberano, si divertono come dei matti e vanno a casa contenti. Che cosa posso dire? Sono esterrefatto.

La realizzazione del concerto evento fu possibile grazie alla sinergia tra Live Nation, che è la società che gestisce i concerti di Vasco Rossi, la Regione Calabria e la Provincia e il Comune di Catanzaro.

Germaneto era ancora un’area rurale a pochi chilometri dal centro storico cittadino. Un posto ideale per poter accogliere un palco di sessanta metri montato da 700 tecnici e operai. Un palco in mezzo alla natura che da lì a poco sarebbe stato sommerso da braccia, cori e striscioni. Oggi quel posto accoglie una stazione di treni, l’Università Magna Graecia e un policlinico. Un’immagine un po’ triste, considerato anche il silenzio che oggi circonda quell’area.

Il mega evento fu ripreso dalla televisione. Coloro che non potettero raggiungere Catanzaro ebbero comunque la possibilità di assistere grazie alle telecamere di Italia1. Infatti, l’intero concerto fu trasmesso in prima serata, il 27 settembre 2004.

La strada provinciale 48 che collega la superstrada dei Due Mari a Catanzaro Lido fu chiusa al traffico, ma per i fan di Vasco Rossi questo non fu assolutamente un ostacolo. Per raggiungere il luogo del concerto percorsero 5 chilometri a piedi mentre la strada veniva sorvegliata da migliaia di agenti e da un numero cospicuo di volontari della Protezione Civile.

Catanzaro venne felicemente invasa dal pubblico di Vasco che occupò alberghi e case raggiungendo il capoluogo calabrese con auto, treni e bus.

Il campo dell’area rurale divenne una distesa di gente pronta a fare festa. La musica di Vasco Rossi riuscì a portare a Catanzaro 450.000 persone di tutte le età, provenienti da tutto il mondo. Fan e semplici curiosi, ammiratori e giornalisti che per una volta si ritrovarono a godere dello spettacolo gratuito di un vero e proprio Mito.

Le note di alcune band locali aprirono l’evento intorno alle 16, quindi in pieno giorno. Successivamente, ci fu l’esibizione di Irene Grandi e Articolo 31. Alle 21, arrivò lui: Vasco Rossi, ma anche un acquazzone estivo che sorprese l’artista e il pubblico.

Poteva la pioggia impedire lo svolgimento del concerto? Ovviamente no. Nemmeno un acquazzone riuscì a rovinare la festa. Un ottimista Vasco Rossi disse: “Vedrete, fra un po’ smetterà.” Ma alla fine la pioggia restò solo un inconveniente superabilissimo. C’era la musica del Blasco a confondere l’acqua con il fango.

Le testate giornalistiche in quei giorni parlarono di “Woodstock del Sud“, richiamando il celebre concerto del 1969 a New York. Fu lo stesso Vasco che dal palco lo battezzò invece “Vascstock” e ancora oggi l’evento è soprannominato così.

Però in realtà, come Woodstock, fu un evento senza precedenti, voluto dallo stesso Vasco che intendeva regalare un concerto gratuito al sud, spesso trascurato durante i tour.

E ora “Vascstock” è storia. La sua storia è anche la nostra.

La scaletta del concerto di Vascstock

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  • Gli spari sopra
  • Siamo soli
  • Un senso
  • Bollicine
  • Vivere
  • Medley: BravaCosa c’èBrava GiuliaDormi dormi
  • Siamo solo noi
  • Vita spericolata
  • Canzone (con dedica a Massimo Riva)
  • Albachiara