Sentenza storica del Tribunale di Roma: Rai condannata a riconoscere diritti ai musicisti
Il Tribunale di Roma ha emesso una sentenza storica che promette di aprire nuove prospettive per il futuro e la tutela dei diritti di produttori musicali e artisti interpreti esecutori. Il verdetto, reso noto dal Nuovo Imaie, riguarda una causa intentata contro la Rai dal maestro Giuseppe Vessicchio, che aveva visto negati i diritti relativi all’utilizzo delle musiche da lui composte e interpretate per il celebre programma televisivo “La prova del cuoco”.
Secondo il comunicato del Nuovo Imaie, il Tribunale ha ribadito chiaramente che l’emittente Rai è tenuta al pagamento dei diritti spettanti ai produttori di fonogrammi e agli artisti interpreti esecutori anche per questo tipo di utilizzazioni. La sentenza ha riconosciuto i diritti di utilizzazione per la tipologia di sfruttamento in questione e ha stabilito che essi devono essere riconosciuti anche per gli utilizzi pregressi.
Andrea Miccichè, Presidente del Nuovo Imaie, ha commentato la sentenza definendola “importantissima” e tra le più rilevanti per il comparto dei diritti dei musicisti e produttori. Miccichè ha sottolineato come questa sentenza rafforzi il sacrosanto diritto economico che scaturisce ogni volta che si fa uso di un prodotto musicale. La soddisfazione e la vicinanza del Nuovo Imaie vanno anche al maestro Vessicchio, che è stato rappresentato come collecting dei diritti connessi nella controversia.
Anche Sergio Cerruti, Presidente dell’AFI, ha espresso gioia per la sentenza. Egli ha dichiarato di essere felice e soddisfatto per questo verdetto storico, evidenziando come l’AFI sia sempre stato al fianco delle battaglie più complesse per il riconoscimento dei diritti dei musicisti. Cerruti ha riconosciuto il Maestro Vessicchio come un pioniere che, per troppi anni, ha dovuto affrontare la battaglia da solo. Tuttavia, grazie all’unione delle forze tra AFI, GetSound, Audiocoop, Nuovo Imaie e Evolution, è stato possibile ottenere uno straordinario risultato.
La sentenza rappresenta un punto di partenza per una ritrovata giustizia nel settore della musica, con la speranza di garantire un dialogo costruttivo e una maggiore stabilità per tutti gli interpreti coinvolti. Il presidente dell’AFI ha sottolineato l’importanza dell’unione e della collaborazione tra le varie associazioni per difendere i diritti dei musicisti quando il diritto stesso li accomuna.
La Rai dovrà ora riconoscere i diritti di utilizzazione delle musiche del maestro Vessicchio e di tutti i soggetti della filiera coinvolti nella controversia, aprendo la strada a un futuro più giusto e tutelato per i produttori musicali e gli artisti interpreti esecutori. Si auspica che la sentenza spinga la Rai a convocare al più presto un tavolo di lavoro con le associazioni coinvolte per sanare i diritti pregressi spettanti alle decine di migliaia di interpreti, responsabilità che queste associazioni si sono assunte di tutelare.