1 maggio, Irto (PD): «La festa del lavoro sia da stimolo per far diventare la Calabria una priorità per il governo»

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Nicola Irto (PD): «Non sono più accettabili i dati sull’occupazione giovanile e ulteriori tagli ai posti di lavoro. Servono risposte eccezionali»

​«La festa del lavoro è un momento importante che va doverosamente celebrato. Il ricordo delle lotte per la tutela dei diritti dei lavoratori deve essere sempre vivido, ma purtroppo in Calabria c’è poco da festeggiare».

Il segretario regionale del Pd Nicola Irto rilancia il tema dell’emergenza occupazionale in Calabria nell’imminenza delle festa dei lavoratori del primo maggio e dopo la diffusione delle statistiche Eurostat sul mercato del lavoro relative all’anno 2021. L’anno scorso circa quattro giovani su dieci in Sicilia, Campania e Calabria erano senza lavoro.
I tassi di disoccupazione per le persone di età compresa tra i 15 e i 29 anni nelle tre regioni italiane erano tra i 10 più alti dell’Unione (rispettivamente 40%, 38% e 37%), ma in leggero calo dal 2020.

«Il leggero calo può essere considerato meramente congiunturale – dice Nicola Irto – rimane invece il dato inquietante del 37% di disoccupazione giovanile nella nostra Regione che è un’enormità inaccettabile e che condurrà allo spopolamento del nostro territorio».

«A questo si aggiunge proprio in questi giorni – spiega ancora Irto – la vertenza legata alla Lactalis che ha annunciato la chiusura dello stabilimento di Reggio Calabria mettendo a rischio il futuro di 79 famiglie. Anche questa una decisione che non può essere subita dal nostro territorio e bene hanno fatto i sindacati a chiedere un tavolo di crisi al Mise per affrontare la vertenza. Il Pd, dal canto suo, sta procedendo agli incontri con le articolazioni locali dei sindacati per trovare insieme le soluzioni più opportune per scongiurare la perdita dei posti di lavoro».

«Complessivamente però – afferma ancora il segretario regionale del Pd – ci troviamo davanti ad uno scenario preoccupante che rischia di far saltare la stessa tenuta sociale in Calabria. Il già fragile tessuto socio-economico regionale è stato messo a dura prova dai due anni di pandemia e la crisi internazionale innescata dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russi sta ulteriormente complicando il quadro».

«Davanti ad uno scenario del genere – conclude Irto – servono risposte eccezionali da parte del governo nazionale e anche di quello regionale. Il tema dell’occupazione in Calabria deve diventare priorità nell’agenda della politica tutta. Il Pd, anche attraverso il lavoro delle Agorà democratiche, sta approntando proposte concrete da presentare ai vari livelli di governo. Ma naturalmente occorre che lo Stato decida, finalmente, di fare la sua parte e che il governo regionale non si lasci sfuggire le risorse europee in arrivo per dare risposte che devono essere di tipo strutturale e non emergenziale. Serve una visione di sviluppo di questo territorio per fare in modo che si riesca a fronteggiare l’emergenza ma, al contempo, si riesca a progettare un futuro diverso e migliore».