“La ricorrenza dei cinquant’anni del primo Consiglio regionale, che si riunì proprio nel capoluogo calabrese il 13 luglio 1970, è l’occasione migliore per ribadire il concetto di Catanzaro Capoluogo della Calabria attraverso l’istituzione di un tavolo tecnico che comprenda storici, esponenti delle istituzioni e intellettuali della città, che contribuiscano fattivamente all’organizzazione delle celebrazioni e alla redazione di una serie di proposte e iniziative speciali che possano rafforzare il ruolo del Capoluogo”.
Lo hanno detto il sindaco, Sergio Abramo, e il presidente del Consiglio comunale, Marco Polimeni, ricordando come “il ruolo riconosciuto a Catanzaro sia stato un atto naturale, storico e sociale, da parte del governo, al momento dell’istituzione costituzionale del regionalismo. Ciò che è avvenuto nel 1970, data molto più vicina di quanto non possa sembrare, non può assolutamente essere dimenticato. In questi anni, soprattutto nell’ultimo periodo, la città ha subito vari attacchi alle sue legittime prerogative ed esigenze. Attacchi nei confronti dei quali Catanzaro e i catanzaresi, le loro istituzioni, hanno reagito con orgoglio e schiena dritta scongiurando, in tutte le sedi possibili, spoliazioni e scippi, non solo anti-storici, ma soprattutto contrari alle leggi dello Stato”.
“Il 13 luglio 1970 si tenne a Catanzaro, nella sala consiliare del Palazzo della Provincia, la prima di 22 sedute del Consiglio regionale. Ed è con estrema soddisfazione che iniziamo a celebrare quella ricorrenza. Ci corre l’obbligo – hanno aggiunto Abramo e Polimeni – di ricordare tutti i primi cittadini che da allora ad oggi hanno ricoperto l’incarico alla guida dell’amministrazione del capoluogo di regione. Francesco Pucci, Fausto Bisantis, Cesare Mulè, Aldo Ferrara, Marcello Furriolo, Angelo Donato, Giuseppe Guerriero, Francesco Michele Granato, Francesco Fiorita, Antonio Bevacqua, Benito Gualtieri, Aldo Pegorari, Filippo Pietropaolo, Rosario Olivo e Michele Traversa. Personalità di assoluto spessore, gentiluomini nel senso pieno del termine, tutti uniti dall’amore per questa città”.
“A 50 anni da quel primo, storico momento – hanno concluso Abramo e Polimeni -, riteniamo quanto mai necessario costruire attorno al capoluogo un senso di comunità e di appartenenza che possa arricchire il significato di quel percorso partito mezzo secolo fa e che non potrà mai essere interrotto”.