Due gli asset per la ripartenza del turismo in Calabria: valorizzazione e programmazione. Per la Algieri “strumenti mai utilizzati dalla politica regionale”
Il turismo calabrese non può essere relegato a 15 giorni all’anno. Una presa di posizione dura quella di Graziella Algieri, candidata al consiglio regionale con de Magistris presidente, in merito al fenomeno turistico che si registra in Calabria.
La Algieri sostiene che le quattro industrie fondamentali per risollevare l’economia regionale sono agricoltura, pesca, cultura e turismo. Per il turismo punta tutto sulla programmazione e la valorizzazione.
“Non esiste solo il mare o la montagna – ha detto l’avvocato della terza città della Calabria – i nostri bellissimi parchi nazionali devono essere fruibili sempre ma soprattutto è necessario valorizzare tutto il comparto culturale come i tantissimi musei e luoghi storici della nostra terra. Abbiamo bisogno che i nostri giovani tornino a scoprire la propria terra e la facciano conoscere come un luogo bello da vivere tutto l’anno”.
In effetti, la Calabria può fregiarsi non solo di panorami mozzafiato ma anche di pagine infinite di storia dall’età primitiva ad oggi, passando per l’immenso patrimonio greco-romano giunto fino a noi, in alcuni luoghi, ancora quasi intatto.
“Se teniamo in considerazione regioni a noi più vicine, si può notare come queste riescano regolarmente nell’impresa di avvicinare i turisti 12 mesi all’anno – continua la Algieri – La Puglia, ad esempio, ha fatto della sua terra un brand di destination wedding, dove i turisti migliori sono gli sposi e le loro famiglie. E perché non fare lo stesso con i nostri tramonti o le nostre dimore storiche come il castello di Corigliano Rossano? Perché non rendere la nostra Calabria meta di un business che ogni anno porta tantissimi profitti?”.
La motivazione, secondo la Algieri, va ricercata nella mancanza di programmazione e politiche di valorizzazione oltre che di corretti investimenti su questo genere di industria. Per la candidata bisogna presentare al turista un ventaglio variegato di offerte che la Calabria avrebbe già: dal mare alla montagna, dai beni culturali a quelli archeologici come gli scavi di Sibari, alle bellezze storico-artistiche.
“Due gli asset per la ripartenza del turismo in Calabria – conclude Graziella Algieri – sono la valorizzazione e la programmazione, strumenti mai utilizzati dalla politica regionale”.