“Le elezioni comunali di Catanzaro si avvicinano e così, sovente, mi vengono attribuite scelte o “operazioni” che non ho mai effettuato. Dopo un lungo confronto con i vertici del Pd nazionale, anche sul candidato a Sindaco, è emersa una diversità di vedute difficilmente sanabile. Ed anche la circostanza che sono percepito, dal PD locale, come un’entità estranea e quindi da tenere fuori dalla partecipazione alla vita partitica acutizza la distanza tra me e questa visone di partito”. È quanto ha dichiarato in una nota stampa Fabio Guerriero (Socialisti & Democratici).
“Ho provato – dichiara Guerriero – a rappresentare che per fare battaglie insieme non è sufficiente individuare un nemico da sconfiggere ma serve ricercare unità di intenti e, soprattutto, compiere un percorso trasparente di confronto”.
“L’accordo con il M5S, imposto da Roma e subito supinamente dai referenti di Catanzaro del Pd va, nei fatti, nel senso contrario. Si è individuato – secondo Guerriero – il nemico (spesso interno) ed è stato impedito il confronto dentro una aggregazione che presenta sensibilità molto diverse”.
“La soluzione – prosegue Fabio Guerriero – sarebbero state le primarie di coalizione, alle quali ho aderito appena indette dal PD, ma su questo tema il M5S ha dichiarato la sua indisponibilità, conscio della debolezza della propria proposta. Ho respinto l’imposizione romana della mia candidatura rifiutando l’impostazione che in quanto più votato avrei dovuto essere il candidato naturale. Ciò in quanto ricercavo un confronto vero sulle cose da fare ed essendo indisponibile a farmi “incoronare” a dispetto di possibili posizioni diverse”.
“Ma questo mio ‘zelo democratico’ – si legge nella nota stampa – ha visto, come risposta, il ritiro delle primarie e l’esclusione dolosa da ogni livello di responsabilità e partecipazione in seno al Pd. Ho deciso, quindi, di dare sostegno al candidato che meglio rappresenta il mio pensiero di politica al servizio della collettività: il prof. Valerio Donato. Uomo che ha condiviso con me moltissime battaglie ideali che ci hanno visto finanche realizzare, in nome e per conto del Pd stesso, iniziative importanti di promozione culturale e politica nella nostra città. La mia vicinanza ad un uomo che proviene dalla cultura migliorista di sinistra, capace di esprimere contenuti e proposte che fanno rinascere in me la speranza che Catanzaro possa ritornare a divenire bella da vivere come lo era sino a trenta anni fa, non può essere certo offuscata dalla adesione al suo progetto civico (e non viceversa) di una parte del centro destra. La stessa parte che governa con il Pd e con il M5S il Paese”.
“Se aderisco al progetto di primarie è evidente che accetto la sfida della candidatura e non che, come dichiara più di qualcuno, ‘Guerriero non si è dichiarato disponibile’. Ho dichiarato, invece, la mia indisponibilità ad essere imposto, come hanno invece inteso imporre il candidato del M5S, Fiorita”.
“Sia ben chiaro, in politica nulla di personale ma devo prendere atto che la mia esclusione dal partito provinciale e cittadino deve farmi comprendere che non sono gradito ai reggenti attuali. Avranno le loro ragioni che oggi non intendo nemmeno conoscere. Registro solo che, – dichiara ancora Guerriero – a tre potenziali candidati provenienti dal Pd, questo gruppo dirigente ha negato il confronto democratico”.
“A tal fine faccio – aggiunge Guerriero – mie le parole del nostro segretario regionale del giugno scorso quando fu preferita la Bruni a quella che per me era la migliore candidatura in campo, la sua: ‘La volontà di militanti ed elettori è svilita’ e di non voler “starsene zitto e buono’ ed ancora: ‘c’è chi tenta di fare inciuci con DeMa’ – Repubblica 1 giugno 2021″.
“Di questo Pd oggi – aggiugne Guerriero – non condivido più i metodi e le alleanze. Mi domando sono i 5 Stelle e DeMa i soggetti riformisti con cui il Pd propone un progetto di governo del Paese? Quali sono le ragioni che portano a candidare a sindaco un uomo ostile al Pd? Fiorita, già candidato a Sindaco nel 2017 con il sostegno di Talerico (oggi candidato sindaco per l’amministrazione uscente), ha determinato la sconfitta del centro sinistra, e, ancora oggi, non ha mai inteso dichiarare che il Pd ha valori ed idee in cui si riconosce (e gli va, se non altro, dato merito che non lo fa in quanto è persona perbene che non va in giro a dire cose che non pensa)”.
“In ultimo, – conclude Guerriero – dissento (e lo faccio pubblicamente da tre anni) con il Pd nazionale che ha ricercato l’alleanza ad ogni costo con il M5S invece di creare un ‘campo largo’ con le forze moderate e riformiste che sono autenticamente democratiche. Comprendo che la linea politica di questo movimento andava mitigata dalle forze più responsabili, come il Pd, per limitare ulteriori danni futuri. Ma questo non può avvenire a discapito della buona politica e della comunità catanzarese”.