CATANZARO, 27 DIC. – È fissata nella questa mattina l’udienza al Tribunale del Riesame di Catanzaro nella quale sarà discussa la richiesta di revoca dell’obbligo di dimora nei confronti del presidente della Regione, Mario Oliverio, accusato di abuso d’ufficio nell’ambito dell’indagine “Lande Desolate” su presunti appalti “pilotati” condotta dalla Dda del capoluogo calabrese.
Secondo l’ipotesi accusatoria, formulata dalla Direzione distrettuale antimafia guidata dal procuratore Nicola Gratteri, che inizialmente aveva chiesto gli arresti domiciliari, non concessi dal Gip, il presidente della Regione avrebbe commesso alcuni illeciti nella gestione di due appalti dell’ente: tesi, invece, contestata dalla difesa di Oliverio, sostenuta dall’avvocato Enzo Belvedere, che ha parlato di «accuse infamanti» a suo carico.
Il 20 dicembre, inoltre, il presidente della Regione è stato sottoposto all’interrogatorio di garanzia davanti al Gip. Oliverio, parlando con i giornalisti ha respinto tutte le accuse e ha rivendicato la legittimità del suo operato. Ha anche annunciato che in base al pronunciamento del Tribunale del riesame si determinerà anche sullo sciopero della fame che ha iniziato nel giorno stesso della notifica dell’obbligo di dimora in segno di protesta.
Ora si attende il pronunciamento del Riesame, che dovrà decidere sulla richiesta di revoca dell’obbligo di dimora a carico del governatore.