Il tema dell’autonomia differenziata è al centro del dibattito politico in Italia da diversi anni. L’idea alla base di questa proposta è quella di concedere maggiori poteri alle Regioni in termini di gestione delle risorse e delle competenze, in modo da favorire una maggiore crescita e sviluppo delle diverse realtà territoriali.
Tuttavia, il tema dell’autonomia differenziata ha suscitato molte polemiche e divisioni all’interno della classe politica italiana. Molti sono infatti preoccupati che questa riforma possa portare a uno squilibrio tra le diverse Regioni e ad una maggiore disuguaglianza tra i cittadini.
In questo contesto, il sottosegretario all’Interno Wanda Ferro ha recentemente parlato dell’autonomia differenziata a margine di un’iniziativa a Catanzaro. Secondo Ferro, il testo della riforma è stato migliorato e questo darà la possibilità di un confronto diretto con chi non la vede come loro. Tuttavia, Ferro ha anche sottolineato che è importante evitare strumentalizzazioni e speculazioni in merito alla riforma.
Per Ferro, l’autonomia differenziata non spaccherà l’Italia, ma sarà necessario vigilare per evitare squilibri. La riforma, secondo il sottosegretario, mira a guardare alle risorse umane, strumentali ed economiche che diano al Sud la possibilità di mettersi alla pari del resto d’Italia. Ferro ha anche sottolineato che chi avversa la riforma è colui che la voleva vuota, mentre la riforma stessa è stata voluta dal centrosinistra con il Titolo V.
Il sottosegretario all’Interno ha poi ricordato che l’autonomia differenziata si lega alla riforma del presidenzialismo voluta dal presidente Meloni, che potrebbe essere un’occasione per realizzare realmente la riforma. Infine, Ferro ha sottolineato l’importanza del ruolo delle Regioni nell’autonomia differenziata e ha espresso la convinzione che, con una guida autorevole come quella del presidente Occhiuto, si possa applicare la riforma senza sperequazioni e senza sconti rispetto ai cittadini.