Mendicino (Cs), 09/10/2020 – Il 6 ottobre abbiamo appreso dalla stampa online, dal portale della Regione, dal sito web dell’Asp di Cosenza e dal Tg 3 regionale edizione della sera che un nostro concittadino fosse positivo al Covid-19. Il sindaco Antonio Palermo, pur essendo la massima autorità sanitaria, presente sul territorio, non ha proferito parola. Solo in serata, dopo più di due ore, dalla pubblicazione di un nostro post su Facebook inerente il presunto caso Covid-19, ha affermato di aver appreso dai social e dai media e di non aver ricevuto alcuna comunicazione ufficiale dall’ASP.
Riteniamo improbabile che non ne fosse a conoscenza. Infatti, tenuto conto che il ragazzo contagiato è un ospite dello SPRAR, una volta accertata la sua positività al virus, risulta difficile sostenere che le Autorità Sanitarie che hanno effettuato il test non abbiano informato la responsabile del centro SPRAR! E risulta ancora più difficile ritenere che quest’ultimo, a sua volta, non lo abbia tempestivamente comunicato al sindaco! Al contrario, invece, siamo certi che la responsabile e tutto il personale dell’associazione che gestisce lo SPRAR, avendo avuto notizia della positività del giovane nella tarda mattina del 6, abbiano adottato tutte le misure previste dai protocolli e, di conseguenza, immediatamente avvisato la massima autorità cittadina, cioè il sindaco.
Dunque, il sindaco Antonio Palermo non può dire a tarda sera di avere appreso la notizia dai social e dai media. Perché ne era stato informato nella stessa mattina e avrebbe dovuto interfacciarsi nell’immediato con l’ASP, per chiedere un’eventuale conferma e successivamente assicurarsi dell’attivazione di tutti i servizi sanitari necessari alla tutela della salute della persona positiva al virus e di tutti coloro che vivono e operano nello SPRAR.
Invece ha espresso una dichiarazione soltanto dopo che noi di Avanti Mendicino abbiamo informato la cittadinanza e abbiamo preteso un suo intervento ufficiale. Veramente non riusciamo a comprendere il perché della farsa di recarsi, il mattino dopo (7 ottobre) all’ASP, per avere una conferma di un caso di positività che gli era già noto il giorno precedente, come testimoniato dal documento dell’ASP datato 6 ottobre, anticipato telefonicamente e poi inviato via PEC sia al Centro SPRAR che alla Prefettura.
E allora quella comunicazione che ha fatto, attraverso il suo profilo Facebook, la mattina del 7 ottobre, con il suo consueto e immancabile selfie, con la quale confermava la notizia e rassicurava che l’ASP avrebbe provveduto ad eseguire i tamponi a tutti gli altri ragazzi, già in quarantena ed agli operatori dello SPRAR avrebbe potuto (E DOVUTO) farla il giorno prima, non appena ne era venuto a conoscenza per il tramite dalla responsabile dello SPRAR.
Come sempre, la Giunta Palermo affronta le problematiche del territorio amministrato con una sconcertante leggerezza. Tale approssimazione è testimoniata pure dal fatto che il sindaco, la mattina del 7 ottobre, nel pubblicare su Facebook la foto della comunicazione dell’Azienda Sanitaria, relativa alla positività del giovane migrante, non ha provveduto ad oscurarne il nome e i dati anagrafici, ledendone la privacy e violando le severe norme a tutela della riservatezza delle persone. Solo dopo qualche ora e sicuramente dopo che qualcuno gli ha fatto notare la grave gaffe, ha sostituito quella foto con un’altra, oscurando le generalità del ragazzo sul documento dell’ASP, a frittata già fatta.
Palermo si autodefinisce il sindaco dell’accoglienza, ma nei fatti ha dimostra il contrario, visto che non ha avuto neanche l’accortezza di tutelare la riservatezza che il caso imponeva! Vergogna!
Chiediamo al sindaco maggiore serietà, maggiore senso di responsabilità nel governare la cosa pubblica, meno selfie, meno visibilità, affannosamente autopromossa e più concretezza.
Infine, nella speranza che il contagio non si estenda agli altri ospiti ed operatori dello SPRAR, vogliamo augurare al giovane risultato positivo un sincero augurio di pronta guarigione.
Il Gruppo Avanti Mendicino